La nuova società del gruppo Esprinet si candida come primo green tech distributor del mercato europeo sulle ali della twin transition
Digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Due pilastri che si sostengono vicendevolmente nella cosiddetta “doppia transizione” e che fungono da fondamenta per la mission della neonata Zeliatech, il cui slogan “There’s no Green without Digital” non lascia spazio a interpretazioni errate. L’obiettivo della newco del gruppo Esprinet è proprio questo: promuovere tanto la crescita digitale quanto quella eco-sostenibile, sviluppando e servendo attraverso soluzioni tecnologiche un mercato parallelo a quello presidiato dalla capogruppo. Quest’ultima è oggi leader di settore della distribuzione ICT nel sud Europa, con una quota di mercato che sfiora il 40% in Italia, Spagna e Portogallo, tre paesi in cui conta mille e ottocento dipendenti. Zeliatech – che oggi ne impiega trenta – prevede nel corso del suo piano triennale di crescere fino a centoventi persone. Il primo step per la società sarà quello di consolidarsi in Italia, per poi espandersi anche in altri paesi: non solo quelli in cui il gruppo è già presente, ma anche interfacciandosi con altri distributori attivi nelle reti dell’Europa centrale, come Germania e Austria.
Un periodo storico per il settore eco-digitale
Il momento scelto da Zeliatech per il debutto non è casuale. Il calo di consumi di gas ed energia elettrica, per quanto motivato in parte anche dalla guerra in Ucraina e dalla persistente crisi economica, è altresì sintomo di un netto trend globale: secondo un recente studio di Capgemini, il consumo energetico e le emissioni di CO2 sono calati rispettivamente del 24% e del 21% dal 2018 e si prevede che nel giro di cinque anni il mercato eco-digitale raddoppierà il proprio valore. Lo stesso accadrà anche nel nostro continente, dove oggi il settore contribuisce al 15% del PIL europeo, ma le stime quinquennali parlano già di un dato che si aggirerà intorno al 30%. Un contesto in cui parallelamente agli sforzi di istituzioni, organizzazioni e aziende per contrastare i problemi ambientali emergono anche segmenti di mercato ad alto potenziale e relativamente inesplorati, come l’agrivoltaico e le comunità energetiche. «Si tratta di un momento di svolta epocale per l’efficientamento energetico paragonabile, per importanza storica, all’avvento di internet» – commenta Sergio Grassi, country manager Italia di Zeliatech. In questo ecosistema privo di un grande player europeo, Zeliatech si candida a colmare tale lacuna, vestendo il ruolo di hub per prodotti e soluzioni smart.
Focus verticale, competenze orizzontali
Dal gruppo Esprinet, Zeliatech eredita diversi asset: risorse relative a marketing, credito, servizi, logistica e vendite. Mantiene inoltre la paternità degli accordi stipulati con i vendor, molti dei quali – come spiega Grassi – che nel Gruppo Esprinet aveva già ricoperto il ruolo di head of Sales and Marketing di V-Valley dal 2022 al 2024 – hanno già espresso grande interesse per la maggior focalizzazione di Zeliatech sulla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico. «Su alcune soluzioni abbiamo già avuto modo di lavorare in passato con diversi partner e la strada è già tracciata, altre invece rappresentano una novità e richiederanno un approccio più graduale». Zeliatech si concentra su prodotti relativi a fotovoltaico, eco-mobilità, smart building e data center sostenibili, con soluzioni per pubblico e privato, singoli consumatori o grandi aziende. Offre inoltre di accompagnare i clienti dalla fase di prevendita a quella di assistenza con una gamma di servizi finanziari, logistici, di trasporto, digitali e di supporto tecnico specialistico. In particolare, la società vuole porsi come punto di convergenza laddove l’integrazione dei mercati richieda l’intervento di figure professionali con competenze mirate, per le quali Zeliatech può assumere il ruolo di formatore e certificatore.