WatchGuard, sicurezza unificata per un mondo post pandemico

Già disponibile per il mercato italiano la piattaforma WatchGuard Unified Security Platform^TM distribuita da Esprinet

Lo smartworking ha introdotto sfide di sicurezza inedite e amplificato quelle irrisolte presenti in buona parte delle aziende. Il ricorso a dispositivi privati dei lavoratori spesso infatti è avvenuto con poca informazione, senza definire responsabilità e obblighi reciproci tra società e collaboratori, in un quadro di improvvisato, se non addirittura assente, riferimento a policy di sicurezza specifiche. «E’ un dato di fatto che l’esplosione del lavoro da remoto ha cambiato radicalmente gli scenari lavorativi. In questo nuovo contesto anche gli attacchi informatici si sono adattati» afferma Ivan De Tomasi, Country Manager Italy & Malta WatchGuard. Moltiplicando i rischi per le aziende e dettando nuove priorità di sicurezza. «Come quella di far capire alle aziende le criticità rappresentate dall’utente remoto per la loro sicurezza».

Nuovi attacchi, nuove priorità

Il pc del dipendente è il punto debole. Ma lo sono anche le infrastrutture esistenti. «In questo nuovo scenario è importante che le aziende proteggano il loro perimetro. Così come chiunque voglia accedere alla loro infrastruttura da remoto» rileva De Tomasi. La sfida è di sviluppare reti più rispondenti alle sollecitazioni di una forza lavoro che nel tempo diventerà sempre di più ibrida. «Avere cioè la capacità e la forza di cambiare quello che è stato il paradigma dominante della sicurezza di rete, creando più layer di sicurezza e approcciando quella che è la filosofia zero-trust: ‘non fidarsi di nessuno’ e controllare chiunque». Un approdo – riconosce De Tomasi – che presuppone una serie di step intermedi. «Il primo ostacolo da rimuovere è la resistenza al cambiamento da parte delle aziende. Per poi passare attraverso almeno tre step fondamentali: un onesto assessment della propria rete per conoscere le vulnerabilità da risolvere; garantire accessi sicuri e creare un sistema di monitoraggio continuo».

Investire in tecnologia

In questo processo l’apporto della tecnologia gioca un ruolo importante. Soprattutto si sottolinea l’importanza di scegliere soluzioni in grado di adattarsi a esigenze di sicurezza diverse. «Accanto alla protezione degli endpoint WatchGuard Unified Security Platform mette a disposizione soluzioni per la sicurezza delle reti, la protezione della connettività Wi-Fi e l’autenticazione a più fattori» illustra Maurizio Restelli, Sales & Marketing Unit Manager – Enterprise Security di V-Valley, The Value of Esprinet. «La piattaforma inoltre consente l’utilizzo di più soluzioni di sicurezza gestite da un unico punto. Un enorme vantaggio per aziende con esigenze di sicurezza differenti». L’offerta WatchGuard si differenzia da quelle concorrenti anche per un altro aspetto, osserva De Tomasi: «Ci sono vendor che offrono soluzioni simili alla nostra. Tuttavia prendere più prodotti che si hanno a portafoglio e offrirli tramite un‘unica soluzione non significa offrire una piattaforma di sicurezza unificata. La nostra tecnologia offre il duplice beneficio della gestione centralizzata in cloud e la capacità di correlare tutte le informazioni tra i prodotti che la compongono in modo da garantire una reazione immediata a un possibile attacco a più livelli di infrastruttura». Offerta quella di WatchGuard supportata da un ecosistema di partner e professionisti in grado di comprendere le dinamiche in continua evoluzione della security. Attraverso la formazione e l’aggiornamento periodico sulle soluzioni. «Siamo pronti a supportare i dealer nell’acquisizione delle competenze necessarie attraverso un team specialistico certificato. Seguendoli in tutto il processo di vendita: dalla definizione dei prodotti necessari alla compilazione delle offerte economiche e alla gestione degli ordini» conferma Restelli di Esprinet.