Extreme Networks ha scelto di adottare gli Energy Server Bloom che utilizzano tecnologia a celle di combustibile e producono energia sostenibile
Extreme Networks, annuncia l’adozione di una fonte di energia sostenibile in grado di soddisfare il 90% delle esigenze del proprio quartier generale di San Jose, basata sulla tecnologia a celle di combustibile di Bloom Energy’s.
Secondo The Eaton Blackout Tracker, nel 2017 solo negli Stati Uniti ci sono state 3.526 interruzioni della fornitura di energia elettrica, con un aumento del 60% rispetto a dieci anni prima, con un impatto significativo su milioni di persone e di aziende. La stessa Extreme ha subito tre diverse interruzioni nel proprio quartier generale di San Jose nei mesi estivi del 2018, e questo ha spinto il management dell’azienda a ricercare fonti alternative e sofisticate di energia.
Extreme ha scelto gli Energy Server Bloom per la loro affidabilità: una parte della configurazione, infatti, funziona come microgrid, in grado di fornire un’alimentazione elettrica senza rischi di interruzione a tutti i servizi di progettazione e di information technology che sono alla base del business dell’azienda, anche in caso di problemi alla stessa microgrid. In genere, una microgrid è un sistema di alimentazione elettrica che funziona in parallelo con o indipendentemente dalla rete elettrica.
L’investimento nella tecnologia Bloom porterà significativi vantaggi ambientali e di sostenibilità, grazie a una produzione di energia più “pulita”. Gli Energy Server Bloom convertono combustibili a gas naturale o biogas in elettricità senza combustione, attraverso una reazione elettrochimica che non genera emissioni di particolato – come NOx o SOx – che contribuiscono all’inquinamento dell’aria. La tecnologia a celle di combustibile riduce le emissioni di anidride carbonica del 20% rispetto alla rete elettrica di tipo tradizionale, che equivalgono alle emissioni di gas a effetto serra di 352 veicoli passeggeri che circolano per un anno.
Gli Energy Server Bloom, inoltre, utilizzano una quantità minima di acqua in condizioni normali. A confronto, la produzione di un megawatt/ora per un anno con combustibili di tipo fossile utilizza una maggiore quantità di acqua, in ragione di quasi 600 milioni di litri.
La soluzione Bloom consentirà infine un risparmio fino al 25% della “bolletta elettrica” del quartier generale Extreme, e ha il potenziale di scatenare ulteriori risparmi in caso di adozione presso altre sedi negli Stati Uniti o in altri Paesi.