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A Tarragona, Acronis MSP Global 2024

A Tarragona, Acronis MSP Global 2024

La più grande comunità di managed service provider, reseller, systems integrator e digital enablement specialist traccia le nuove frontiere della cybersecurity e protezione dati, nell’era dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale

Si è chiuso con successo MSP Global 2024, un appuntamento di grande rilievo per l’ecosistema dei Managed Service Providers. La due giorni, che si è svolta presso lo strabiliante complesso turistico PortAventura World di Tarragona, in Catalogna, ha tracciato le linee guida del futuro del settore, con un focus su innovazione, cybersecurity, intelligenza artificiale e trasformazione digitale. Tra i temi principali, la direttiva europea NIS2, che entrerà in piena attuazione il 17 ottobre 2024, e l’evoluzione delle minacce cyber, specialmente in Europa.

Un momento di grande interesse è stata la “round table”, dove i media hanno incontrato alcuni top manager del colosso americano, tra cui Ezequiel Steiner (CEO), Kevin Reed (CISO), Denis Cassinerio (Senior Director and GM Italy, Iberia, Balkans, Turkey, Eastern Europe, Middle East), e Alona Geckler (SVP Business Operations), che hanno illustrato i brillanti risultati dell’azienda, le future tendenze degli MSP e il livello di inclusione femminile nel settore cybersecurity.

Acronis consolida la sua leadership nel settore della protezione dei dati e della sicurezza IT, registrando una forte crescita sia a livello globale che nella regione EMEA. A livello mondiale, il fatturato del cloud ha una crescita del 43% anno su anno, con oltre 1.800 dipendenti dislocati in 45 sedi in tutto il mondo. L’azienda vanta 7 centri R&D e conta su 54 data center per garantire servizi di protezione dati e disaster recovery.

In EMEA, la crescita è altrettanto rilevante, con un aumento del 91% negli Advanced EDR Workloads, a conferma della necessità di soluzioni di sicurezza avanzate. La base clienti è aumentata del 23,21% rispetto all’anno precedente. La regione EMEA ospita tre centri R&D, situati in Bulgaria, Italia e Serbia, mentre l’infrastruttura cloud è supportata da 23 data center, con un nuovo centro dati a Berlino pronto per essere inaugurato il 16 ottobre.

Prospettive per il 2030

Il settore dei Managed Service Providers è destinato a vivere una crescita straordinaria entro il 2030. Le previsioni indicano che il mercato dei server crescerà del 75%, mentre il consumo di energia aumenterà di 10 volte, in risposta alla domanda crescente di potenza computazionale. Anche il numero di endpoint connessi è destinato a crescere del 119%, insieme a un aumento del 48% nel numero di data center, il che significa una maggiore capacità di archiviazione e gestione dei dati.

Questa espansione è alimentata da importanti driver di crescita. La trasformazione digitale triplicherà. L’uso di robot crescerà di 5,5 volte e l’adozione dell’intelligenza artificiale aumenterà di 6,4 volte rispetto ai livelli attuali. Anche le applicazioni SaaS sono previste in forte espansione. «Questa evoluzione comporterà una maggiore complessità e un’espansione della superficie di attacco per le minacce cyber, con attacchi sempre più veloci e sofisticati», sottolinea il CEO di Acronis, Ezequiel Steiner.

Con l’aumento delle minacce, sempre più aziende esternalizzeranno agli MSP. Si prevede infatti che la carenza di personale IT raggiungerà gli 85 milioni di unità entro il 2030, creando ulteriori pressioni sulle PMI che già affrontano i costi legati agli attacchi cyber. Il numero di PMI che utilizzeranno MSP dovrebbe aumentare del 56% entro il 2024, con un tasso di crescita annuale degli MSP che raddoppierà entro il 2030.

Acronis mira a garantire la massima sicurezza sia per l’azienda stessa che per i dati dei clienti. «La sicurezza aziendale è una priorità, e la protezione dei dati dei viene garantita tramite crittografia, “at rest” e “in transit”. Il modello di sicurezza prende in considerazione anche le minacce dirette all’azienda, adottando un approccio proattivo per prevenire attacchi e vulnerabilità», spiega Kevin Reed, CISO di Acronis.

La parola è poi passata a Denis Cassinerio, Senior Director and GM Italy, Iberia, Balkans, Turkey, Eastern Europe, Middle East di Acronis che ha presentato i dati più recenti relativi alle minacce cyber in Germania, Spagna, Bulgaria e Italia, paesi che registrano un aumento significativo del malware dal 2023 al 2024, con Spagna e Italia che segnalano i maggiori incrementi. Per quanto riguarda le rilevazioni di ransomware, la tendenza vede una diminuzione o una stabilizzazione nella maggior parte dei paesi, ad eccezione della Germania, dove i livelli rimangono elevati. Anche le rilevazioni di URL seguono un trend in crescita in tutti i paesi, con la Bulgaria che registra il maggior incremento anno su anno. Cassinerio ha anche sottolineato l’importanza della direttiva NIS2, il cui obiettivo è garantire la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici, e che entrerà in piena attuazione il 17 ottobre 2024.

«Il mercato è guidato dalla compliance, in quanto la cybersecurity è stata ormai “sdoganata” dalle imprese. Ora l’attenzione si sposta sull’erogazione dei servizi. La nostra piattaforma risponde a queste nuove esigenze. Acronis interpreta al meglio questa trasformazione e comprende perfettamente il ruolo dei service provider e le loro necessità di evoluzione – spiega Cassinerio. «All’inizio del 2024, abbiamo ottenuto la qualificazione dall’ACN che rappresenta una grande opportunità per espandere la nostra presenza in Italia, in particolare nel Centro e Sud, e per incrementare la collaborazione con la pubblica amministrazione, grazie anche a partnership strategiche. Inoltre, stiamo cercando specialisti in ambito security per portare avanti la nostra strategia e nel contempo guardiamo con interesse allo sviluppo del settore telco». Dal 2022 Acronis in Italia è cresciuta significativamente, passando da 27 a 54 dipendenti, con un’età media dei dipendenti piuttosto bassa.

In chiusura dei lavori, abbiamo incontrato Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis, che ha sottolineato quanto sia importante per gli IT manager integrare l’intelligenza artificiale nelle loro roadmap tecnologiche, dalla creazione di contenuti al supporto clienti. Un aspetto critico sollevato è stato il crescente rischio di sicurezza associato all’AI, in particolare la modifica dei dati come forma di attacco informatico. «Questo “gap” nei sistemi basati sull’AI rappresenta una sfida importante che le aziende devono affrontare implementando strategie di protezione informatica efficaci», conclude Magdanurov.

I risultati della FOMO Survey

Nel corso della “round table”, Alona Geckler, SVP Business Operations di Acronis, ha presentato i risultati della FOMO Survey che è stata realizzata con l’obiettivo di esplorare le sfide e le opportunità per le donne che lavorano nel campo della cybersecurity. L’indagine, che ha coinvolto 300 professioniste in ambito IT e tecnologico tra Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Spagna, evidenzia che il 71% delle donne lavora più ore nel tentativo di far avanzare la propria carriera, mentre il 63% ritiene che l’attuale livello di leadership nel settore della cybersecurity sia insufficiente. Inoltre, il 70% delle intervistate crede fermamente, o almeno in parte, che gli uomini vengano promossi più velocemente rispetto alle donne. Infine, l’84% delle donne occupate in ambito IT concorda sul fatto che le organizzazioni trarrebbero beneficio da un maggior numero di ruoli di leadership femminile.

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