Per l’occasione presentato Kaspersky Next, il nuovo portafoglio di prodotti di cybersecurity
Minacce divergenti, attori pronti a sfruttare le potenzialità della GenAI e assenza di perimetri fisici di sicurezza. Questi sono solo alcuni degli elementi che spingono le aziende a ripensare le loro misure di cybersecurity. Se ne è parlato a Milano alla Kaspersky Italian Partner Conference 2024. “La conferenza è un appuntamento ricorrente con i partner. Kaspersky veicola la propria offerta solo tramite il canale quindi la rete è per noi fondamentale” ha spiegato Cesare D’Angelo, General Manager, Italy & Mediterranean, Kaspersky. “L’edizione precedente risale a un’epoca fa, il 2019. La pandemia e le questioni geopolitiche ci hanno spinto a tenere un profilo basso ma adesso possiamo riprendere a comunicare le evoluzioni delle nostre tecnologie”. Il manager ci ha tenuto a sottolineare che, nonostante l’andamento delle strategie internazionali, l’organizzazione non chiuderà ma continuerà a essere fortemente presente in Europa e nel nostro Paese. Nel 2023, il gruppo ha assunto 500 persone nella Ricerca & Sviluppo, a dimostrazione della stabilità economica globale.
“Negli ultimi due anni abbiamo vissuto momenti impegnativi. In Italia abbiamo un team che segue la parte B2B, il B2C, il marketing, il pre e post vendita e referenti del Great, il Global Research & Analysis Team. Siamo l’unica azienda di sicurezza che ha aperto il proprio codice sorgente, con centri di trasparenza, tra cui uno a Roma, pensati proprio per consentire analisi sui nostri prodotti”. Tanti i temi toccati nel corso della giornata, dall’andamento degli attacchi alla normativa NIS2. Per l’occasione, sul palco Eugene Kaspersky, iconico fondatore della compagnia.
“Nel 2022 abbiamo perso il 15% di ricavi negli Stati Uniti e in Europa. Ci siamo dovuti adattare a una nuova realtà. Lo abbiamo fatto creando tre diverse modalità di offerta per i partner. Una ottimistica, una reale e una più adatta ad uno scenario complesso. Il risultato? Una ripresa evidente pari al 7% sull’anno”. Il fondatore ha ricordato come Kaspersky sia una compagnia tecnologica, basata sull’anticipare le tendenze e offrire il meglio ai propri clienti. “Anche il B2C ci ha dato soddisfazioni, con il +2% rilevato nell’ultimo trimestre del 2023, superiore ai numeri pre 2022, ossia con un business consolidato”. Tra il 2022 e il 2023, Kaspersky ha toccato picchi di perdita pari al 20%, per poi risalire. “Nel B2B, la crescita è guidata dalle offerte non endpoint”. Si parla del +24% sull’overall e del +30% nel segmento enterprise.
Gli attacchi cambiano frequentemente. C’è un ricambio continuo, anche nei gruppi. “Gli attaccanti sono opportunisti” spiega Giampaolo Dedola, Lead Security Researcher, GReAT Kaspersky. “Nel 2023, abbiamo visto la conferma degli exploit zero-day, per i quali non esistono patch. I criminali hanno oggi le disponibilità economiche per accedere a questi strumenti, che consentono di aumentare esponenzialmente il possibile impatto degli attacchi. Siamo passati ad un modello in cui un attaccante cifra i dati e chiede il riscatto ad uno in cui i DdoS bloccano fattivamente le infrastrutture, mettendo in piedi campagne di comunicazione negative per la vittima”. Un attacco ransomware è composto da diversi step e possiamo intervenire su ciascuno per cercare di bloccarlo”.
Sono quattro gli asset della strategia commerciale B2B di Kaspersky. “Il primo punto è un ampio portafoglio di soluzioni pensato per verticali di mercato” conferma Maura Frusone, Head of B2B Sales di Kaspersky. “Poi lo human expertise, che alimenta la tecnologia per rispondere alle complessità delle minacce informatiche. Il terzo punto riguarda i modelli di business che abilitano e valorizzano il canale. E infine, il team Kaspersky B2B, a supporto di tutto il processo di vendita”.
“Bisogna avere un occhio attento a come evolvono i trend di mercato. Da almeno tre anni, il nostro portafoglio permette un uso as-a-service, a dimostrazione della nostra lungimiranza in anticipo delle tendenze”. Viste le tecnologie specializzate, la compagnia ha deciso inoltre di formare un team organizzato per rispondere a esigenze particolari e verticali.
Frusone ha presentato anche “Kaspersky Next”, una nuova suite di prodotti che combina una protezione degli endpoint con la trasparenza e la rapidità di EDR (Endpoint Detection and Response) uniti alle funzioni di visibilità di XDR (Extended Detection and Response). I clienti potranno dunque scegliere uno tra i tre livelli di prodotti disponibili, XDR Expert, EDR Optimum ed EDR Foundations, sulla base delle loro esigenze di business, della complessità dell’infrastruttura IT e delle risorse a disposizione. Nello specifico, XDR Expert arriva con la disponibilità generale di Kaspersky Extended Detection and Response (XDR), dopo la fase di test condotta con gli early adopter.
“Kaspersky Next può essere implementato con qualunque strumento di distribuzione e consente installazioni sia in cloud che on-premise. Le aziende possono gestirlo sia attraverso una console semplificata per eseguire rapidamente le attività di cybersecurity principali, sia attraverso una console di livello enterprise con controlli più granulari e monitoraggio avanzato” conclude la manager.