Quattro le sfide principali che le imprese dovranno però superare per ridefinire le pratiche di lavoro e le tattiche di leadership in un contesto di hybrid work. Il 24 marzo, in presenza e in live streaming, l’IDC Future of Work Forum 2022
Gli studi di IDC dimostrano chiaramente che i modelli di lavoro ibridi costituiranno una parte integrante delle future pratiche aziendali per venire incontro sia alle esigenze di flessibilità dei dipendenti sia ai requisiti dei datori di lavoro per processi più agili e produttivi.
Nel 2021, evidenzia IDC, più del 40% delle imprese ha accettato il remote e l’hybrid working come nuova forma di lavoro. Entro il 2023, prevede IDC, l’accelerazione digitale e l’estrema mutabilità dei mercati spingeranno il 70% delle organizzazioni a implementare questi modelli.
L’accesso continuo e sicuro a persone, dati e applicazioni richiede però il mantenimento del contesto tra le esperienze e le sedi, in modo che i dipendenti possano portare il proprio lavoro a loro e se stessi al proprio lavoro. E questo può riservare alle aziende qualche problema. Per esempio, può essere difficile garantire la parità tecnologica e colmare perfettamente il divario tra i dipendenti che si spostano tra casa, ufficio, sedi satellite o sedi dei clienti.
Molte organizzazioni devono quindi superare alcune sfide e ridefinire le pratiche di lavoro e le tattiche di leadership per supportare questo futuro del lavoro ibrido. Ma quali sono nello specifico queste sfide? IDC ne ha identificate quattro.
- Consentire un coinvolgimento efficace tra i dipendenti in remoto e in loco. Le imprese devono qui impegnarsi nel fornire linee guida e best practice che aiutino i lavoratori ad avere successo nelle loro funzioni, concentrandosi sul miglioramento dello sviluppo delle competenze umane e su una più ampia distribuzione di pratiche agili all’interno dell’organizzazione.
- Garantire la parità tecnologica per supportare la collaborazione e la produttività in un ambiente di lavoro ibrido. Per le aziende è necessario colmare le carenze in dotazioni tecnologiche per i dipendenti che lavorano in remoto, investendo in dispositivi, connettività e applicazioni basate su cloud. AI e automazione possono aiutare.
- Guidare i team ibridi in un modo che duri e aumenti il successo nel tempo. Impegnare una leadership dall’alto verso il basso per supportare una strategia flessibile al variare delle condizioni aziendali.
- Promuovere il coinvolgimento con l’azienda, non solo con i manager. Ovvero costruire una cultura che sia intenzionale, inclusiva e in grado di durare.
Il vero Future of Work sarà definito da un approccio lavorativo in grado di supportare il cambiamento via via che il mondo imparerà ad affrontare le nuove sfide. Le aziende sufficientemente preparate per capitalizzare le opportunità nonostante le difficoltà attuali e future saranno quelle che stabiliranno il prossimo futuro del lavoro.
E di futuro del lavoro parleremo nel corso del Forum IDC Future of Work 2022, il principale evento italiano dedicato a IT, HR e linee di business in prima fila nella trasformazione aziendale.
Il 24 marzo, in presenza (all’Hotel Melià di Milano) e in diretta streaming, la quarta edizione dell’evento presenterà un’agenda cha partendo dal framework creato da IDC per il Future of Work ospiterà interventi di analisti, esperti e responsabili aziendali. A condurre in studio saranno presenti Roberta Bigliani, Group Vice President, Head of Insights and Future of Work Practice Executive Lead di IDC Europe, e Fabio Rizzotto, Associate Vice President, Head of Research and Consulting di IDC Italy. Ospite Manuela Di Centa, campionessa olimpica, dirigente sportiva e membro del CIO.