Ecco i tre principali trend che si sono sviluppati nel mondo del canale nel corso dell’ultimo anno e che, secondo Juniper, continueranno a maturare durante i prossimi 12 mesi
Ripensando ai trend di canale due anni fa di questi tempi, nessuno avrebbe potuto prevedere i cambiamenti che si sono verificati nella società e nell’economia. Lo scenario di canale cambia ogni giorno e si trasforma in risposta ai cambiamenti causati dalla pandemia. I vendor hanno cominciato a formare e reclutare i partner in modo virtuale: i rivenditori hanno rivoluzionato il percorso di vendita per operare da remoto; i clienti hanno trasformato le operation e la forza lavoro in modelli ibridi o totalmente remoti.
Pensando a cosa succederà al canale nell’anno a venire, l’unica cosa che è possibile prevedere è che dovremo ci si dovrà abituare a vivere in un mondo imprevedibile. Di seguito, i tre principali trend che si sono sviluppati nel mondo del canale nel corso dell’ultimo anno e che, secondo Juniper, continueranno a maturare durante i prossimi 12 mesi.
Soluzioni “anything as a service”
La pandemia ha messo le ali a un fenomeno già in crescita: l’abbonamento. Ciò sta incoraggiando molti rivenditori a modificare la propria offerta da prodotti standalone a pacchetti completi di soluzioni, strumenti e tecnologie. Parallelamente, nel settore IT si è cominciato a usare il neologismo “anything as a service” – XaaS – a identificare quelle soluzioni che i vendor rendono disponibili agli utenti come servizio su reti pubbliche o private. Molti fornitori diminuiscono il focus sull’hardware a favore di offerte come il cloud computing in cui troviamo il software as a service, le infrastrutture as a service e, nel mercato del networking, le network as a service (NaaS).
Secondo Gartner, le NaaS on-premise saranno adottate entro il 2024 dal 15% delle aziende.
Con questa rapidità di adozione è chiaro che vendor e rivenditori dovranno accogliere con entusiasmo le opportunità offerte dal modello XaaS. Per i fornitori di servizi gestiti (MSP) l’opportunità è particolarmente allettante in quanto potranno lavorare con i vendor che potranno offrire un servizio completamente pacchettizzato di tecnologie all’avanguardia, supporto tecnico e consulenza e, in definitiva, risultati tangibili ed experience-driven.
Adozione del cloud ibrido
C’è un altro elemento che la pandemia ha rafforzato: la flessibilità. È un fatto comunemente accettato che vi sia una domanda di maggiore possibilità di scelta su come e dove lavorare. Il lavoro remoto è sempre popolare e la prevista creazione sul lungo periodo di “microfiliali” rende sempre più interessante per i vendor fornire ai propri rivenditori soluzioni che siano il più possibile sicure, semplici ed efficaci da gestire per i team IT. Negli ultimi due anni, le aziende hanno dovuto adattarsi rapidamente e contenendo i costi, in risposta agli improvvisi lockdown e ai conseguenti cambiamenti del modo di lavorare. I modelli di cloud ibrido possono essere utili per assorbire le fluttuazioni nelle attività giornaliere di un’organizzazione.
Sono ideali per le imprese che vogliono passare al cloud ma hanno pesanti investimenti in data center fisici, perché consentono loro di sfruttare la flessibilità e le economie del cloud pubblico conservando però il necessario controllo. Alcune imprese, inoltre, sono costrette per legge a conservare alcuni dati al proprio interno: un approccio ibrido permette di conservare i dati più sensibili in data center privati e mettere il resto nel cloud, rispettando la compliance.
Ciò detto, anche la migrazione a un cloud ibrido non è priva di rischi, ed è qui che si presentano interessanti opportunità per gli MSP, che possono essere il punto di contatto e un consulente fidato per i clienti durante l’intero processo di adozione del cloud ibrido. Un MSP può aiutare nella definizione di nuove policy di sicurezza per il deployment del cloud pubblico, nella gestione dei dati tra i due ambienti nel capire quali dati debbano essere conservati nel data center fisico e quali nel cloud pubblico. Ciò elimina molte delle complessità per il cliente e permette loro di raccogliere i benefici tecnologici ed economici del cloud ibrido.
Automazione delle operazioni
L’automazione è un tema caldo in tutti i mercati verticali ma, naturalmente, ha le sue radici nel settore IT. Se “agilità” continua a essere la parola d’ordine del settore, l’automazione, e in particolare l’intelligenza artificiale, giocheranno un ruolo sempre più importante nel futuro. L’intelligenza artificiale ha dimostrato durante la pandemia di essere un modo particolarmente efficace per offrire il supporto necessario sia a chi lavora da remoto sia a chi lavora in ufficio. In particolare, parliamo di AIOps, ovvero dell’AI applicata alle operazioni IT.
AIOps è un vero gamechanger nel settore del networking, in quanto aiuta le aziende a gestire l’intera esperienza di connettività dell’utente finale. Rappresenta la convergenza della scienza dei dati con il supporto al cliente, che ne fa la soluzione ideale per indirizzare la crescente complessità delle operazioni IT. La tecnologia aiuta i dipartimenti IT ad anticipare e risolvere i problemi in modo efficace ed economico, generalmente prima ancora che abbiano un impatto sull’utente. Con l’automazione e il machine learning, le soluzioni AIOps possono scoprire rapidamente e in modo efficace (e in molti casi risolvere) le vere cause di centinaia di problemi di connettività dalle varie microfiliali.
Questo tipo di soluzioni costituisce pertanto una tecnologia a valore aggiunto significativo che i partner possono offrire ai propri clienti. Strategie AIOps “vendor agnostic” che possono ricevere dati da molteplici fonti permettono ai dipartimenti IT di identificare rapidamente una esperienza utente scadente e realizzare risparmi significativi di tempo e denaro, oltre ad aumentare la fedeltà del cliente e la reputazione del marchio.
“Negli ultimi due anni il settore IT e il canale hanno dovuto affrontare numerose sfide, in particolare aiutare molte aziende a sopravvivere alla migrazione di massa al lavoro remoto, nonché realizzare i sogni di modernizzazione, digitalizzazione e trasformazione dei clienti, commenta Sander Groot, Head of Channels EMEA & CALA di Juniper Networks. “Oggi è chiaro che i rivenditori hanno ottime opportunità di fare la differenza nello spazio enterprise. La chiave è senza dubbio abbracciare i trend come XaaS, automazione e cloud ibrido per fornire ai clienti un modello operativo basato sull’esperienza per gestire la connessione e semplificare l’engagement dell’utente ovunque sia possibile”.