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NFON, cresce l'interesse per la telefonia in cloud

NFON, cresce l’interesse per la telefonia in cloud

Questa tendenza deriva dal cambiamento nello stile lavorativo delle imprese, dovuto alla pandemia, che ha richiesto strumenti e servizi utili per lavorare da casa come se si fosse in ufficio. Strategico, per l’azienda, il ruolo dei partner, per cui è disponibile il nuovo Fidelity Program

Il trend positivo che ha caratterizzato la telefonia in cloud in questo ultimo anno, influenzato anche dalla pandemia, continuerà anche nel 2021. Di questo è convinto Marco Pasculli, Managing Director di NFON Italia. «Contrariamente ad altre tipologie di business, il nostro settore ha visto una crescita della domanda» – dice Pasculli. «Dal momento che molte persone hanno dovuto lavorare da casa invece che dall’ufficio, è stato necessario acquisire strumenti, tecnologie, servizi per poter essere operativi come se si fosse in azienda. Tutto questo ha accresciuto l’intesse nei confronti della telefonia in cloud, una tecnologia molto diffusa nel continente nordamericano e nel Nord Europa, ma meno comune nell’Europa Continentale e soprattutto in Italia, in parte per il digital divide, fenomeno ora limitato a poche aree territoriali, in parte per una scarsa cultura su questo argomento».

Il ritardo culturale è destinato, tuttavia, a colmarsi, perché le aziende stanno apprezzando sempre più la possibilità di sostituire il proprio sistema telefonico, oggi basato su un centralino hardware, con un servizio in cloud, con tutti i vantaggi che questa scelta determina.

«Il mercato della telefonia in cloud è in forte crescita da almeno un paio di anni» – afferma Pasculli. «Nel 2020 questa evoluzione è stata molto tangibile, perchè strutture di qualunque dimensione e mercato verticale, compresa la pubblica amministrazione, hanno deciso di passare al cloud».

UNA RETE DI PARTNER

NFON, che è presente sul mercato italiano con una filiale dal marzo 2019, si avvale di una rete di partner. «Sono circa una cinquantina le imprese che al momento hanno aderito, con interesse, al programma di partnership commerciale Ngage» – dichiara Pasculli. «Sono aziende di diverse dimensioni, che provengono da differenti esperienze. Nonostante il servizio sia molto semplice per l’utente finale, il partner deve essere molto competente. Deve conoscere il networking, le telecomunicazioni, la sicurezza informatica, deve conoscere i vari standard di accesso a internet. Quindi il rivenditore ideale non appartiene a un’area specifica ma è un’azienda che vuole fare innovazione».

Tra le società che hanno aderito al programma Ngage rientra Lantech Longwave, system integrator che ha competenze tecnologiche molto variegate ed è in grado di approcciare aziende di medie e grandi dimensioni. Eudata, invece, è uno tra i principali player in Italia nel settore del contact center. Da segnalare è anche 3C Informatica, azienda piemontese che proviene dall’area della sicurezza informatica. KLF Italia, impresa situata in provincia di Venezia, invece, è specializzata nel settore della telefonia avanzata e si indirizza, tra gli altri, al settore alberghiero.

«Con questi ultimi stiamo facendo un eccellente lavoro nel mercato alberghiero, un settore in cui, nonostante la crisi dovuta alla pandemia, abbiamo ottenuto brillanti risultati con quelle strutture che hanno potuto e deciso di investire sull’innovazione per prepararsi al meglio alla prossima stagione» – puntualizza Pasculli. «Tra i nostri partner più strategici c’è anche un distributore, Attiva Evolution, specializzato in soluzioni ICT che vanno dal networking ai sistemi di backup e alla telefonia, che ha visto nel cloud una grande opportunità.

Il distributore, da tempo, ha compreso che siamo un’azienda vicina alle sue esigenze perché siamo in grado di fornire un modello di business che permette di entrare nel mondo del cloud senza particolari investimenti».

Secondo il Managing Director di NFON Italia, rivendere servizi di telefonia in cloud è alla portata di tutti scegliendo il partner tecnologico dotato di un’infrastruttura completamente ridondante, architetture geo ridondanti e distribuite, sistemi di sicurezza avanzati, piattaforme di gestione e fatturazione del servizio completamente digitalizzate, autorizzazioni ministeriali e strutture tecniche largamente dimensionate e distribuite.

«Per fare tutto questo ci vogliono molti investimenti» – spiega Pasculli. «È facile fare il provider di servizi in cloud, più complicato è farlo in modo professionale, garantendo al cliente la disponibilità del servizio, al 100%. Per questo rendiamo disponibile il nostro capitale, i nostri investimenti a partner che da noi trovano una soluzione a un servizio “plug and play” o “plug and sell”. Noi abbiamo fatto gli investimenti, abbiamo creato una soluzione che qualunque cliente finale può usare. I nostri partner accreditati, a cui offriamo anche un corso di formazione gratuito, devono solo gestire e vendere un servizio. Anche il modello commerciale che proponiamo è vantaggioso. Il modello di ingaggio è a scelta dei partner e può essere fatto tramite un accordo di rivendita o di partnership, con erogazioni di commissioni mensili ricorrenti».

UN NUOVO PROGRAMMA DI FIDELIZZAZIONE

«Nel 2021 ci aspettiamo che saranno sempre di più le aziende italiane interessate a cambiare, a passare da un modello tradizionale a uno basato sull’accesso flessibile a un servizio» – dice Pasculli. «Si fa fatica a pensare e comprendere come sarà il proprio business tra uno o due anni. Di conseguenza, puntare su servizi a pagamento utilizzabili solo per quello che serve davvero è più consono allo scenario attuale. Riguardo ai partner, non ci interessa la quantità, ma la qualità. Alla cinquantina di partner attuali stiamo aggiungendo nuove aziende per estendere la nostra presenza su tutto il territorio nazionale.

Per farlo abbiamo creato il Fidelity Partner Program, un programma parte di Ngage, che ci permetterà di attrarre nuove aziende e di consolidare e incentivare le imprese che con noi stanno raggiungendo risultati significativi. Il Fidelity Program permette di facilitare l’ingresso nel mondo della telefonia in cloud e di premiare i risultati raggiunti nei primi 18 mesi di attività. Consente di incentivare la firma di nuovi contratti, di conseguire e completare training commerciali, iniziative che danno alle aziende la possibilità di seguire una roadmap precisa e che dà loro la sicurezza di aver fatto quanto è necessario per raggiungere gli obiettivi, anche qualitativi, su cui ci siamo accordati al momento della firma del documento contrattuale. È un programma molto gradito alle nuove aziende e da quelle con cui abbiamo un rapporto consolidato, sia perché gli incentivi sono molto interessanti, sia perché l’impresa è accompagnata in un percorso di ingaggio e maturazione delle proprie competenze.

Grazie al Fidelity Program stiamo siglando nuovi accordi commerciali. Grande affidabilità, formazione gratuita, investimenti limitati da fare ma anche contributi tangibili stanno convincendo le aziende ad avvicinarsi a noi. Per concludere, vorrei ricordare al canale che da noi trova una società in grado di supportarlo non solo con funzionari di vendita, ma anche con una struttura dedicata in termini di prevendita, assistenza tecnica e attività di marketing».

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