Elisabeth De Dobbeleer e Gordon Thomson annunciano le novità del gruppo rivolte al canale e gli sviluppi tecnologici del settore
L’obiettivo di Cisco, in questo complicato 2020, è quello di essere al fianco dei partner nel loro viaggio di offerta digitale ai clienti ma anche di trasformazione delle abitudini, a cui molti di loro hanno dovuto adattarsi. La parola chiave utilizzata dal gruppo è “IT agility”, per descrivere un approccio che, mai come oggi, deve guardare alla resilienza del business, altro concetto che di recente va per la maggiore. Le ultime novità per il canale sono state annunciate al Cisco Partner Summit, presenziato da Elisabeth De Dobbeleer VP, Partner Organisation, EMEAR e Gordon Thomson, VP, Technologies, EMEAR di Cisco.
«Cosa devono aspettarsi i partner dal nuovo programma di canale? Ben almeno quattro aspetti principali. Il primo riguarda l’integrazione di specializzazioni su business verticali, le opportunità per i partner Premier e Select e nuovi requisiti di qualità. Poi, la novità della categoria di Gold Provider e il ritiro, alla fine dell’anno fiscale 2021, del Cloud and Managed Services Program. Per quanto riguarda gli sviluppi, arriveranno ulteriori possibilità di co-marketing e co-selling, così come un miglioramento del supporto per attività di pratica e incentivi. Infine, le opzioni per gli advisor, tra cui i rinnovati flussi di Cisco branding e il fondo innovazione per gli advisor qualificati» spiega Elisabeth De Dobbeleer.
Nel corso dei prossimi 12-18 mesi, Cisco semplificherà la struttura del proprio programma di canale, consolidando, all’interno di un unico singolo programma, circa una dozzina di programmi di canale attualmente separati. Il nuovo progetto offrirà ai partner maggiori opportunità di differenziare i vari aspetti del loro business, dalla rivendita ai servizi gestiti, dallo sviluppo alla consulenza.
In aggiunta ai cambiamenti apportati al programma di canale, Cisco ha presentato la prima piattaforma digitale per i partner che si pone come singolo punto di accesso alle risorse del gruppo. «La Partner Experience Platform (PXP) garantisce un’esperienza di utilizzo migliorata e rappresenta l’espressione della cultura Cisco che mette i partner al primo posto. Questi potranno collaborare all’interno di un ecosistema interconnesso, co-innovare e commercializzare soluzioni insieme a Cisco all’interno di un’unica piattaforma digitale» ha affermato Gordon Thomson. «Lo scopo è di re-immaginare il canale digitale e offrire maggiori opportunità ai partner per tutto il ciclo di vita della nostra relazione con loro».
Inoltre, Thomson ha svelato anche le novità della piattaforma SecureX. «Cisco continua a fare innovazione con SecureX, una piattaforma di sicurezza in cloud lanciata lo scorso giugno, aggiungendo miglioramenti misurabili in termini di semplicità, visibilità e automazione in tutti i prodotti Cisco Security e nelle infrastrutture di terze parti. Da quando è stata resa disponibile, sono oltre 4 mila i clienti hanno che hanno sperimentato una riduzione del 95% del tempo nel rilevamento delle minacce e una riduzione dell’85% del tempo necessario nel porvi rimedio. Cisco aggiunge, inoltre, innovazioni volte a fornire nuovi livelli di agilità, semplicità e resilienza in tutte le soluzioni presenti nel portfolio, comprese le funzionalità avanzate in Extended Detection and Response (XDR), Zero Trust e Secure Access Services Edge (SASE)».
Cisco ha poi presentato nuove soluzioni software pensate per semplificare le operazioni IT nei data center on-premise e negli ambienti multicloud: Cisco Intersight e Nexus Dashboard, che include insight in tempo reale e automazione, per aiutare i clienti ad ottenere più valore dagli investimenti cloud e on-premise. Inoltre, Cisco Identity Services Engine (ISE) semplifica l’accesso sicuro alla rete su tutti i domini, estendendo l’approccio zero trust a qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo.