Lo specialista delle comunicazioni unificate punta su Circuit come soluzione integrata e sul presidio del territorio con il canale. Il Vice President Sales EU, Riccardo Ardemagni: «Il nostro brand sinonimo di eccellenza»
Unify è un gruppo con una mission chiara, a partire dal suo stesso nome: «Unificare reti, dispositivi e applicazioni in un’esperienza coinvolgente e intuitiva». L’azienda è uno dei leader globali nel software e nei servizi per le comunicazioni, avendo nel portafoglio clienti aziende di ogni dimensione e di tutti i settori di mercato. Circa un anno fa, Unify è entrata a far parte di Atos, colosso da 12 miliardi di fatturato.
«Il mercato delle comunicazioni unificate fa parte della digital transformation, il viaggio nell’innovazione che tutte le aziende devono compiere», sottolinea Riccardo Ardemagni, Vice President Sales EU di Unify. L’impegno del gruppo è quello di favorire il transito verso i nuovi paradigmi del digital workplace, denso di trasformazioni e di sfide (anche culturali) per i clienti. «Parliamo di trasformazione della location fissa in ufficio, del nuovo ruolo che assumono strumenti come il telefono o la mail, fino ad arrivare più in profondità e toccare le relazioni stesse e i processi in azienda».
Il lavoro si sta facendo sempre più agile, svincolato da confini fisici o temporali. Un lavoro che è sempre più mobile, che richiede strumenti personalizzati e tool di collaborazione con i colleghi, ma che deve anche garantire la sicurezza dei dati. Per le unified communications, la sfida è quella di una comunicazione multicanale che riassuma in sé il meglio delle tecnologie audio, video, di collaborazione e condivisione. In una parola, una comunicazione più moderna.
«Multicanalità per noi significa video, voce, strumenti multimediali, social, mobile, web, servizi di conferencing. E’ un universo di tecnologie che si incontrano nella nostra offerta. Che propone ai clienti solo l’eccellenza tecnologica e la sicurezza dei dati». Unify propone soluzioni in cloud o on-premise molto interessanti per la social collaboration e communication enterprise, che unisce voce, mobility e soluzioni verticali per «proseguire i flussi di comunicazione all’interno dell’azienda, dove pubblicare documenti, tenere traccia delle informazioni e ricercarle in modo semplice e intuitivo. Un unico pannello controlla tutto il flusso dei dati, mentre il servizio può essere comodamente spostato dal pc allo smartphone e al tablet».
Unify punta molto su Circuit, una soluzione disponibile in cloud, che offre funzionalità tipiche dei social e permette di gestire da un single-point of contact le riunioni, anche da tablet o smartphone. Ma tutto questo si appoggia a una strategia di vendita ugualmente efficace.
«Nel nostro go-to-market, i partner svolgono un ruolo essenziale, sottolinea Ardemagni. Abbiamo un programma di canale che si sviluppa in funzione delle competenze – e per Circuit ne è stata introdotta una apposta – per piccole e medio-grandi imprese». I livelli dei partner si dividono in Authorised, Professional e Master, ma si pone grande attenzione a «coltivare i talenti» e a far crescere i player con le maggiori potenzialità. In azienda sottolineano infatti che «il programma premia competenze e capacità», favorendo il passaggio da una categoria a quelle superiori. Unify affianca il canale dei partner con supporto gratuito in fase di prevendita, con il supporto commerciale degli HighTouch nel contatto diretto con i clienti, e nel post-vendita con prodotti o servizi facilmente acquistabili. «Il nostro digital channel invece è uno strumento gratuito per le attività marketing dei partner: da contenuti informativi pubblicabili in automatico sui siti del canale a tool per la presenza su Facebook e Linkedin, a campagne email e Google AdWords. In più, il partner gestisce in totale autonomia i database di contatti e informazioni che in questo modo si crea». E per il futuro, se il digital workplace sta diventando realtà in sempre più aziende, l’innovazione non si ferma mai e anche Unify tiene lo sguardo sempre avanti: «I prossimi passi andranno probabilmente verso l’assistente virtuale e l’analisi avanzata dei dati, per supportare l’azienda nel cammino verso l’eccellenza del business».