Secondo l’indagine Fortinet la migrazione al cloud, nell’ambito della trasformazione digitale enterprise, porterà a un maggiore focus sulla sicurezza
Fortinet, leader globale nelle soluzioni di cybersecurity ad alte prestazioni, presenta i risultati della sua più recente Global Enterprise Security Survey. La ricerca rivela come, nonostante continuino a verificarsi attacchi informatici di alto profilo, quasi la metà dei decision maker IT (ITDM) di aziende con oltre 250 dipendenti di tutto il mondo ritiene ancora che il management non veda nella cybersecurity una priorità assoluta, né un’area di interesse. Molti professionisti IT prevedono tuttavia che la migrazione verso il cloud nell’ambito del percorso di trasformazione digitale della propria azienda renderà la sicurezza una priorità crescente.
“Abbiamo visto come negli anni la cybersecurity sia diventata un investimento fondamentale per le aziende, con un numero crescente di manager di alto profillo che la considerano parte integrante della propria strategia IT”, dichiara Patrice Perche, senior executive vice president, worldwide sales and support di Fortinet. “Poiché le aziende ora intendono abbracciare la digital transformation e guardano a tecnologie come il cloud, la cybersecurity non rappresenta più semplicemente un investimento IT bensì una decisione di business strategica. Nell’odierna economia digitale prevedo che questo trend avrà una spinta notevole, con la sicurezza che verrà trattata dal consiglio di amministrazione come una priorità assoluta nell’ambito della strategia di gestione globale dei rischi in azienda. Le imprese in questo modo si posizioneranno al meglio per portare avanti con successo il proprio percorso verso la trasformazione digitale”.
I risultati principali della ricerca in Italia
Il management non considera la cybersecurity una priorità assoluta: il 44% dei decision maker IT italiani ritiene che la sicurezza informatica non rappresenti ancora una priorità assoluta per il consiglio di amministrazione. Questo non sembra tuttavia avere un impatto sui budget, dato che il 53% delle aziende dichiara di aver investito oltre il 10% del proprio budget IT in sicurezza, senza dubbio un valore importante. Il 72% degli intervistati afferma che il budget IT è aumentato rispetto all’anno scorso. I decision maker IT sono inoltre convinti che la cybersecurity diverrà una priorità assoluta per il management con il 79% degli intervistati che ritiene che il consiglio di amministrazione dovrebbe esaminarla con attenzione.
Ecco i tre fattori chiave che rendono la sicurezza IT una priorità assoluta:
• Aumento di security breach e attacchi informatici a livello globale: negli ultimi due anni l’84% delle aziende è stata vittima di un breach, con il vettore di attacco più comune rappresentato da malware e ransomware per il 49% degli intervistati.
Il 48% degli ITDM parla di un maggiore focus sulla sicurezza IT in seguito a cyberattacchi globali come per esempio WannaCry. La scala e il profilo di questi ultimi sta portando la sicurezza all’attenzione del consiglio di amministrazione. La security non è più un tema di interesse solo per il dipartimento IT.
• Maggiore pressione dai regolamenti: un altro fattore importante in questa direzione è il proliferare di normative, come dichiara il 33% degli intervistati. Con il rischio di pesanti sanzioni che minacciano il bilancio – su tutti quelli derivanti dalla mancata conformità al GDPR in vigore in Italia dal 25 maggio 2018 – il consiglio di amministrazione è ora obbligato ad agire.
• Migrazione verso il cloud: poiché le aziende intendono migrare verso il cloud nell’ambito del proprio percorso di trasformazione digitale, il 77% degli ITDM ritiene che la sicurezza stia diventando una priorità crescente. L’83% degli intervistati afferma inoltre che la cloud security – unitamente agli investimenti in sicurezza a supporto di essa – rappresenti sempre più una priorità assoluta per il consiglio di amministrazione. In virtù di ciò, quasi la metà dei partecipanti all’indagine (48%) ha in programma investimenti in cloud security nei prossimi 12 mesi.