LVenture Group e LUISS ENLABS partecipano al TBIZ 2017 il 13 e 14 settembre presso il Palacongressi della Mostra d’Oltremare, Napoli
La contaminazione tra startup, investitori, corporate e altri attori dell’ecosistema dell’innovazione genera dei circoli virtuosi. Ci crede molto LVenture Group, la holding quotata in borsa che investe in startup e gestisce l’acceleratore LUISS ENLABS, un hub dell’innovazione di 5.000mq all’interno della Stazione Termini di Roma nato da una joint venture con l’Università LUISS.
LVenture Group e LUISS ENLABS partecipano al TBIZ 2017 il 13 e 14 settembre presso il Palacongressi della Mostra d’Oltremare, Napoli. TechnologyBIZ (tbiz.it) è la più importante iniziativa al Sud dedicata all’innovazione. Giunta all’ottava edizione, il TBIZ 2017 verterà sui temi di open innovation, trasformazione digitale e business networking.
LVenture Group e LUISS ENLABS sono i partner ideali per le aziende interessate ad avvicinarsi al mondo dell’innovazione digitale, che aderiscono ai programmi di Open Innovation partecipando allo sviluppo ed integrazione di diversi servizi. Tra questi un esempio è la creazione di startup tramite hackathon, programmi di incubazione e accelerazione verticale ispirati dalle aziende partner e dedicati a specifici settori verticali. Ci sono inoltre attività ed eventi volti a favorire l’incontro e la collaborazione tra corporate e startup oltre a percorsi orientati alla diffusione del know-how imprenditoriale, tramite formazione e supporto nella creazione di progetti innovativi interni alle aziende.
In attesa di incontrarle al TBIZ abbiamo intervistato Guido Pezzin, Advisor per l’Open Innovation di LVenture Group e LUISS ENLAB :
Perchè sarete al TBIZ?
– “Saremo a TBIZ con l’obiettivo di presentare l’offerta di LVenture Group e LUISS ENLABS nell’ambito dell’Open Innovation. Il nostro gruppo, infatti, organizza attività volte ad avvicinare le grandi aziende al mondo dell’innovazione e a creare connessioni reciprocamente vantaggiose tra corporate e startup. Cerchiamo dunque aziende interessate a diventare nostre partner.”
Qual è la vostro modello di Open Innovation?
– “Il nostro ideale di Open Innovation è un modello in trasformazione, segue le esigenze delle corporate: è basato sulla collaborazione di un ecosistema fatto da grandi aziende, piccole medie imprese e istituzioni. Innovare, oggi è fondamentale, ma non basta: alle grandi aziende occorre un cambio di passo nel modo di fare innovazione, perché i tradizionali processi di ricerca e sviluppo in-house non possono più tenere il passo con le migliaia di startup digitali innovative che ogni anno nascono, propongono nuove soluzioni “disruptive” e raccolgono un crescente interesse da parte degli investitori. Riteniamo dunque che creare connessioni tra queste ultime e le aziende che hanno bisogno di consolidare e proteggere la propria posizione sia il modo migliore per portare beneficio a tutte le parti coinvolte. Secondo noi è questo il modello più efficace per permettere alle aziende di cogliere le opportunità di un mercato che cambia a ritmi sempre più repentini, in cui la vita media delle società si accorcia e il mercato diventa più competitivo.”
Quali caratteristiche devono avere le aziende per essere vostri partner?
– “Le aziende adatte ad entrare nel nostro network di partner devono innanzitutto essere motivate ad innovare e a mettere in discussione i propri modelli consolidati in un’ottica “disruptive”. Fondamentale è una cultura aziendale aperta, o una propensione ad acquisirla, e la capacità di riconoscere il valore di idee e metodologie non tradizionali. Infine le aziende che vogliono trarre valore dalla collaborazione con le startup devono essere predisposte a relazionarsi con realtà e metodologie strutturalmente diverse dalle proprie.”
Mi può citare un esempio vincente di progetto di open innovation realizzato?
– “Sicuramente il programma di incubazione per startup Android Factory 4.0. Lanciato da LVenture Group e Google con l’obiettivo di creare nuove soluzioni imprenditoriali Made in Italy tramite l’utilizzo di Android.
Alla call e al roadshow in 5 città italiane hanno rapidamente risposto oltre 200 start up. Le 10 selezionate hanno seguito il percorso di incubazione partecipando a workshop tematici e ricevendo un grant da €2.500, oltre al supporto operativo da parte dagli esperti di LVenture Group, LUISS ENLABS e Google nella realizzazione delle idee e nello sviluppo dei prodotti.
A marzo 2017 le startup, operanti in diversi ambiti dell’Industria 4.0 tra cui IoT, Smart Home e AgriTech, hanno presentato i propri progetti durante il Gran Finale. Il successo del programma è stato dimostrato dalla qualità dei progetti presentati, che sono stati in grado di soddisfare e superare le aspettative di LVenture Group e Google e realizzare prodotti e soluzioni particolarmente validi.”