Check Point Software Technologies annuncia che le proprie soluzioni sono state scelte da Fercam, azienda di trasporti e logistica altoatesina, per mettere in sicurezza le proprie reti, oltre che per poter contare su un’architettura di processi di supporto molto efficace
Fercam, attiva in Italia e nel mondo con 78 sedi, è un’azienda in continua evoluzione sempre alla ricerca di infrastrutture versatili e flessibili in grado di integrarsi velocemente all’interno del proprio sistema IT. Per questo motivo, 10 anni fa, l’azienda si è affidata a Check Point, dopo aver valutato le proposte dei alcuni competitor per una soluzione personalizzabile e solida che potesse garantirgli la totale sicurezza delle reti e dei dati.
All’inizio, la tecnologia di Check Point era solo utilizzata nella sede centrale di Bolzano, dove era stato implementato un firewall one. Con il passare del tempo, le soluzioni, seppur gestite a livello centrale, sono state adottate in tutte le sedi del gruppo, in Italia e all’estero, e si è passato da una tecnologia firewall con prodotti di tipo edge, per arrivare a soluzioni UTM, capaci di offrire una gestione della sicurezza molto più estesa.
Attualmente, nella sede centrale è attiva una coppia di appliance 4800 in cluster, un server di management con le blade SmartEvent e SmartReporter capaci di gestire in maniera centralizzata le 22 sedi periferiche presso le quali sono installate le appliance 1100 che sfruttano la nota architettura Software Blade, che consente a Fercam di personalizzare la propria piattaforma di sicurezza al fine di soddisfare le proprie esigenze.
Grazie all’implementazione delle Appliance 1100, Fercam è riuscita a ottenere qualsiasi combinazione di protezione su più livelli, tra cui: Firewall, VPN, IPS, Application Control, Mobile Access, Data Loss Prevention, Anti-Bot, Identity Awareness, URL Filtering, Anti-spam e Antivirus. La società altoatesina riesce a tenere così sotto controllo tutti gli aspetti della sicurezza che interessano l’architettura al di fuori del perimetro, ed è in grado di prevenire le minacce derivanti dai comportamenti dei dipendenti o dalla presenza di app malevole.
“Siamo un’azienda che mette al primo posto le performance e la qualità dei prodotti che utilizza. In tema di sicurezza ci siamo affidati a Check Point per la sua assoluta leadership nel settore,” ha dichiarato Stefano Albiero, CTO del gruppo Fercam. “Un attacco informatico può avvenire lungo l’intera rete, dalla sede centrale a tutte le nostre filiali. Se le sedi principali spesso sono accuratamente protette, sono proprio le filiali il luogo in cui più di frequente si evidenziano lacune legate alla sicurezza, perché gli hacker cercano di prendere possesso di una rete sfruttandone gli anelli più deboli. Grazie a Check Point, tutti nostri uffici e le nostre reti godono delle stesse solide protezioni di sicurezza che si trovano nelle implementazioni di rete di livello enterprise.”
La gestione delle soluzioni viene realizzata a livello centrale nella sede di Bolzano da due operatori attivi in sede che richiedono l’intervento di Check Point solo in caso di assistenza e supporto tecnico. Le attività di progettazione, vendita, installazione e formazione, da circa un paio di anni, sono gestite interamente dal partner InfoNext Security Systems. Dato il successo della collaborazione tra Fercam e Check Point, Fercam intende ampliare l’adozione della tecnologia di Check Point anche ai dispositivi mobili utilizzati dai singoli operatori che si muovono sulle autostrade italiane.
Il prossimo passo sarà comunque l’implementazione della piattaforma Mobile Threat Prevention, la soluzione di sicurezza per il settore mobile di Check Point Mobile, capace di contrastare le minacce ai device mobili con sistema iOS e Android e dotata di una threat intelligence e di visibilità in tempo reale per l’estensione alle infrastrutture mobili e di sicurezza già esistenti.
“Check Point è in grado di fornire a Fercam continuità di servizio e velocità operativa, elementi che da sempre caratterizzano il business della società altoatesina” ha dichiarato Marco Urciuoli, Head of Sales di Check Point. “Tramite il nostro partner in questo momento stiamo lavorando alla migrazione dall’Appliance 1100 alla piattaforma R80 che permetterà di gestire più efficacemente la sicurezza, da un’unica console”.
Le Appliance 1100 sono dotate di sicurezza di livello enterprise in un formato desktop compatto, ideale per filiali e uffici remoti. La famiglia di Appliance 1100 offre prestazioni senza eguali, con 1,5 Gbps di throughput massimo del firewall, 220 Mbps di throughput VPN complessivo e un rating di sicurezza di 31 unità SecurityPower (SPU). Le Appliance 1100 di Check Point sfruttano l’architettura Software Blade che permette al reparto IT di consolidare le funzioni di sicurezza in un singolo sistema. Per offrire massima flessibilità, le appliance di sicurezza Check Point sono progettate per supportare qualsiasi combinazione della piattaforma leader di mercato dell’azienda, Software Blade Architecture, inclusi i quattro pacchetti di sicurezza predefiniti Next Generation Firewall, Next Generation Threat Prevention, Next Generation Data Protection e Next Generation Secure-Web Gateway.