La nuova versione della piattaforma di virtualizzazione di rete VMware NSX è stata pensata per supportare le aziende nella Digital Transformation
VMware annuncia la nuova versione della piattaforma di virtualizzazione di rete VMware NSX per soddisfare le diverse e mutevoli esigenze di IT e sviluppatori. Con il rilascio di VMware NSX per vSphere 6.3 e VMware NSX-T 1.1, VMware sta migliorando il supporto per gli use case più critici – automazione, sicurezza e continuità delle applicazioni – offrendo allo stesso tempo un’infrastruttura software-defined agile per costruire ambienti applicativi cloud-native.
Con più di 2.400 clienti, VMware NSX offre networking e sicurezza incentrati sull’applicazione indipendente dalle infrastrutture di base. VMware NSX per vSphere è la piattaforma di virtualizzazione di rete per le implementazioni basate su vSphere. VMware NSX-T è una piattaforma di virtualizzazione di rete per nuovi framework applicativi e per le architetture che hanno endpoint eterogenei e stack tecnologici. VMware NSX è fondamentale per la strategia di VMware di guidare la trasformazione della rete nel settore. La piattaforma di virtualizzazione di rete NSX è una componente chiave della Cross-Cloud Architecture e di VMware Cloud Foundation, Cross-Cloud Services e VMware Cloud AWS. Più di 11.000 professionisti hanno partecipato alla formazione VMware NSX e più di 7.000 professionisti hanno ottenuto una certificazione NSX fino ad oggi.
“VMware NSX è la piattaforma di virtualizzazione di rete del settore più diffusa”, ha detto Milin Desai, vice president of Products, Networking and Security Business Unit di VMware. “Con questo aggiornamento, continuiamo a concentrarci sul fornire valore a sostegno dei principali casi d’uso NSX e a semplificare le operation su larga scala. Stiamo inoltre continuando a investire in NSX come piattaforma di virtualizzazione di rete per ambienti eterogenei, permettendo ai nostri clienti di scegliere nuovi framework applicativi o spostarsi sul cloud pubblico senza problemi”.
Sicurezza avanzata, automazione e continuità applicativa per ambienti VMware SDDC
I clienti adottano VMware NSX per vSphere per ottenere l’agilità e l’efficienza del data center software-defined, applicando i vantaggi della virtualizzazione all’intero data center. Con il rilascio di VMware NSX per vSphere 6.3, NSX ora supporta VMware vSphere 6.5, e ulteriori miglioramenti sono progettati per offrire nuovi livelli di semplicità operativa, sicurezza e scalabilità, riducendo i tempi di aggiornamento della piattaforma fino a 5 volte.
• Sicurezza: le nuove caratteristiche Application Rule Manager e Endpoint Monitoring forniscono una visibilità unica, dall’attività a livello di sistema operativo ai flussi di rete, con conseguente policy automatizzata e aggiornamento delle regole, rendendo la micro-segmentazione più facile da implementare.
• Application Continuity: i miglioramenti implementati offrono policy di sicurezza coerenti e dinamiche per i clienti che scalano ambienti SDDC attraverso multipli data center e multipli VMware vCenters.
• SDDC per collegare le sedi esterne: NSX permette ora ai clienti di estendere un’infrastruttura di rete virtuale unificata, con coerenti controlli di sicurezza delle prestazioni degli endpoint remoti, il tutto da una posizione centrale, permettendo alle aziende di collegare un SDDC alle filiali dell’azienda.
• Service Provider/ Deployment NFV: un supporto avanzato per VMware vCloud Director fornisce funzionalità di self-service NSX per implementazioni dei service provider multi-tenant e iniziative NFV.
VMware NSX-T estende il supporto per i nuovi Application Frameworks e per le architetture
VMware NSX-T 1.1 offre ai clienti un’infrastruttura software-defined agile per costruire ambienti applicativi cloud-native. Con il rilascio di VMware NSX-T 1.1, VMware ha annunciato:
• Supporto per VMware Photon Platform, una infrastructure platform enterprise cloud-native ottimizzata per i container e le applicazioni moderne, costruita appositamente per l’utilizzo in ambienti API-driven, multi-tenant e altamente scalabili.
• Supporto esteso per distribuzioni multiple KVM da Canonical e Red Hat.
• Supporto aggiornato per OpenStack Newton e Mitaka
• Un nuovo programma beta per i clienti interessati al networking dei container e alla sicurezza per i framework applicativi che supportano il progetto Container Network Interface (CNI).