La costola dell’azienda è nata nel 2015 per supportare i partner e creare un circolo virtuoso con il mercato. Il Direttore Marketing Gabriele Sposato: «Customizzazione e consulenza nel futuro dell’IT»
Aruba SpA (www.aruba.it) nasce nel 1994 come uno dei primi Internet Service Provider italiani. Oggi, a più di vent’anni di distanza, è la prima società italiana nei servizi di web hosting, email, PEC e registrazione domini. «I numeri sono di assoluto rilievo: parliamo di 2 milioni di domini, oltre 7 milioni di caselle email e 4 milioni di caselle PEC, più di 30.000 server e un totale di quasi 5 milioni di clienti», spiega a Trade Manager Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba Business (www.arubabusiness.it). L’azienda ha una presenza diffusa in tutti i principali paesi europei, dalla Francia all’Inghilterra, dalla Germania alla Spagna, con una posizione di leadership nella Repubblica Ceca e Slovacca e una presenza consolidata in Polonia e Ungheria. Le business line del servizio di Aruba comprendono i Data Center, con soluzioni custom per creare e gestire infrastrutture tecnologiche per grandi aziende e PA; i servizi cloud – sia pubblico che privato – in modalità IaaS rivolti alle PMI, alla PA e ai large account; i servizi di e-Security per la sicurezza digitale anche di associazioni e professionisti; infine i servizi Hosting & Domini per creare e sviluppare la presenza on-line di privati e aziende.
«A queste business line si sono aggiunte di recente altre due ‘costole’ di Aruba, ossia Pratiche.it e Aruba Business», sottolinea il manager. Il primo servizio si pone come “interlocutore preferenziale” tra pubblica amministrazione e cittadino, mentre Aruba Business è la divisione nata appositamente per «supportare i business partner» nel mercato dell’IT e del web. Proprio questo programma ha permesso all’azienda di ridefinire il proprio rapporto con il canale, che ha un rilievo assoluto nella strategia di Aruba. La costola Business è nata appunto nel 2015 con l’idea di diventare un riferimento per il mercato delle web agency, dei web master, degli sviluppatori e dei system integrator ma più in generale anche di coloro che stiano cercando «un partner tecnologico affidabile con cui poter arricchire la propria offerta». «L’idea centrale – sottolinea Sposato – è di sviluppare un flusso di comunicazione diretto e bidirezionale con i nostri partner in modo da creare un circolo virtuoso in cui i nostri servizi siano costantemente aggiornati e rivisti sulla base delle loro richieste ed esigenze. Ci teniamo a mettere in evidenza che proprio la collaborazione sinergica con i nostri partner è l’arma vincente di Aruba Business».
Il programma di canale è caratterizzato tra l’altro da una struttura di sconti crescente applicata sul volumi d’affare medio annuale: gli Starter hanno diritto al 20% di sconto, i Business al 30%, gli Advanced al 40% e i Master al 50%. Competenza dei partner, qualità del servizio e presidio del territorio sono i tre pilastri alla base del successo nella relazione con i clienti finali. La presenza alle fiere più prestigiose è ugualmente importante per sviluppare i rapporti con il mercato. «Tra queste c’è sicuramente Smau, al quale partecipiamo sempre con piacere ospitando anche alcuni dei nostri clienti in momenti di confronto strutturato. Altri appuntamenti importanti sono il PHP Day e il Joomla Day. Abbiamo poi deciso di aumentare la presenza on-line organizzando alcuni webinar, che intensificheremo ulteriormente in futuro». Puntare sullo sviluppo del programma Aruba Business significa ampliare le competenze specialistiche e offrire sempre maggior supporto ai partner. E come gli scenari dell’IT sono per loro stessa natura in continua evoluzione, così anche l’offerta di Aruba cerca non solo di adeguarsi, ma di “anticipare” i tempi. «Le novità che abbiamo introdotto quest’anno riguardano il costante miglioramento degli strumenti di gestione dei servizi, il potenziamento dell’assistenza tecnica e altre novità che annunceremo allo Smau di Milano. Stiamo cavalcando il trend del cloud offrendo un servizio di hosting che riteniamo sia un esempio di eccellenza di questo cambiamento, e siamo convinti che ci siano ampi margini di crescita nella customizzazione dei servizi e in un approccio più consulenziale che di mera fornitura di servizi».