Red Hat presenta Ansible 2.1, con supporto a network automation, container, Microsoft Windows e Azure
Red Hat, leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annuncia la disponibilità generale di Ansible 2.1, più recente versione del principale framework di automazione IT open source, semplice, potente e agentless. Ansible 2.1 introduce il supporto alla network automation, che estende ulteriormente il ruolo di Ansible come linguaggio comune negli ambienti IT enterprise – dalle basi della rete fino alle implementazioni basate su container.
Ansible consente a sviluppatori e operatori IT di implementare applicazioni ed ambienti in modo più semplice e veloce, mettendoli nelle condizioni di rimuovere le barriere tra i team, automatizzando attività di routine quali configurazione di rete, implementazione nel cloud e creazione di ambienti di sviluppo. La base di codice modulare di Ansible, abbinata alla semplicità di collaborazione ed alla community di contributori GitHub, consente a questa potente piattaforma di automazione di gestire l’infrastruttura attuale, ma anche di adattarsi alle nuove necessità IT ed ai workflow di DevOps.
“Con grande soddisfazione rendiamo disponibile Ansible 2.1, che prosegue nell’evoluzione degli ottimi risultati già ottenuti dalla nostra comunità con la recente versione 2.1”, spiega Tim Cramer, head of Ansible Engineering di Red Hat. “Estendendo le funzionalità di Ansible ad ambienti Microsoft Windows ed Azure, oltre che al networking, offriamo ai nostri utenti la possibilità di espandere ulteriormente le capacità di automazione del loro ambiente, aiutandoli di fatto a rendere le loro attività ibride come la loro IT.”
Ansible 2.1 offre molte nuove funzionalità, tra cui:
Supporto a Microsoft Windows e Microsoft Azure
Ansible 2.1 ora comprende supporto agli ambienti Microsoft Windows, consentendo agli utenti di utilizzare un’unica piattaforma per una completa automazione cross-platform. Le nuove funzionalità comprendono:
• Maggiore supporto a Microsoft Azure, che estende il supporto di Ansible ad implementazioni hybrid cloud, compresa la possibilità di sfruttare la funzionalità Resource Manager di Azure
• Nuovi moduli Windows, che consentono la gestione dei file share e del firewall Windows, estendendo ulteriormente l’area di Windows automatizzabile in ambito Ansible
• Gestione più semplice di macchine aggiunte grazie a NT LAN Manager (NTLM), che permette un’autenticazione più sicura degli utenti di dominio, solamente con username e password – riducendo la necessità di configurare e gestire Kerberos sulla control machine di Ansible.
• Delegazione Kerberos estesa per scenari multi-hop, che consene un miglior flusso di credenziali per script ed installazioni legacy, che richiedono accesso trasparente ai file share di dominio, a Microsoft SQL Server, ed altro ancora.
• Reboot semplice con il nuovo comando win_reboot, che aiuta a risolvere la sfida dell’automazione delle installazioni software su piattaforme Windows che richiedono anche un riavvio del sistema come parte del workflow.
Supporto esteso ai container
Ansible 2.1 presenta un nuovo potente modulo, docker-service e una riscrittura dei moduli per Docker già esistenti in Ansible:
• docker_service: consente agli utenti di Ansible di servirsi di Docker Compose e gestire e scalare applicazioni multi-container.
• docker_container: gestisce il ciclo di vita di base dei container.
• docker_image: crea, inserisce, estrae ed etichetta le immagini per Docker.
• docker_login: per gestire l’accesso ai registri di Docker.
• docker_image Facts: analizza le immagini alla ricerca di metadati.
Con il nuovo modulo docker-service di Ansible 2.1, gli utenti possono inserire Docker Compose all’interno di più estesi playbook di Ansible per configurare l’infrastruttura di rete, sistema operativo e implementazione che si trova al di fuori di un ambiente di container.