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HPE guarda al futuro, partendo dal 2016

HPE guarda al futuro, partendo dal 2016

Incontrando clienti e partner a Rimini, l’Azienda ha offerto un panorama aggiornato su quali sono i propri piani per il futuro in termini di prodotti e servizi

La scelta fatta da Hewlett Packard Enterprise (in breve, HPE) di incontrare partner e clienti al Palacongressi di Rimini, a pochi mesi di distanza dall’operazione che ha sancito, lo scorso 1° novembre 2015, la nascita delle due entità societarie HPE e HP Inc. dall’unica matrice originaria HP è stata vincente, a giudicare dalla partecipazione alla due giorni di convegni e seminari e dall’affollamento dell’area espositiva. Il benvenuto è stato affidato a Paolo Del Grosso, Indirect Sales Director Italy HPE, che ha sottolineato, tra gli altri aspetti, le dimensioni dell’area espositiva allestita per l’evento di Rimini, circa 5 mila mq e la presenza di tutti i principali distributori, che «costituiscono il 70% del fatturato di HPE». I temi su cui HPE ha deciso di concentrare i propri sforzi di sviluppo tecnologico e attenzione ai partner e al mercato sono riassunti in quattro pillar, i pilastri della “transformation”, la strategia dell’Azienda per il futuro: passare a un’Infrastruttura Ibrida (comprendente le tecnologie alla base della trasformazione, quali Sdn, Software-defined networking ed Nfv, Network Functions Virtualisation); il secondo pilastro è costituito dalla Sicurezza, che va oltre il semplice firewall/antivirus ma comprende 6 o 7 strati diversi. Il terzo pilastro è la Mobility e le relative tecnologie, mentre il quarto riguarda i Big Data e la loro elaborazione.

«L’economia del futuro è un’economia delle idee – ha commentato Stefano Venturi, amministratore delegato di HPE Italia – e richiederà un approccio basato sul lifelong learning, non si finirà mai di studiare e apprendere, anche al di fuori della scuola».

 

Il valore della partnership

La presenza di partner di primo piano di HPE ha arricchito le giornate dell’evento. Per esempio, Intel ha offerto, attraverso il direttore generale Italia, Carmine Stragapede, un punto di vista interessante su com’è cambiato il panorama concorrenziale sul mercato ICT. «Oggi non è più vero che il pesce più grosso mangia il pesce più piccolo – ha commentato Stragapede -: piuttosto, il pesce più veloce mangia il più lento». Questo significa che le aziende che non abbracciano rapidamente il nuovo paradigma, l’industria 4.0, sono destinate a scomparire.

 

Una veloce chiacchierata con Stefano Venturi a fine evento ha consentito di approfondire alcuni punti, tra cui le motivazioni per cui oggi è importante diventare partner di HPE: «Se si vuole offrire valore ai propri clienti, HPE è oggi il partner più qualificato -, ha detto Venturi -. Oggi il valore per l’IT viene dalla standardizzazione, e noi offriamo la tecnologia più avanzata basata su Open Standard».

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