Home / Mercato / La digitalizzazione globale
La digitalizzazione globale

La digitalizzazione globale

A cura di Wolfram Jost, Chief Technology Officer, Software AG

 

Chiunque creda che la digitalizzazione sia solo una tendenza del momento, si sbaglia. La digitalizzazione non si ferma, né ora, e tanto meno in futuro. Meglio quindi affrontare la questione, senza mettere la testa nella sabbia e sperare che la tempesta passi.

Il messaggio chiave è questo: uscire dall’IT standard e collaborare con i propri clienti nel costruire un IT decentralizzato, flessibile e agile. Questo è l’unico modo per evolversi con successo nella digital business.

Da dove provengono tutti i dati?

L’Internet of Things ha trovato una sua propria collocazione. Ci troviamo a vivere in un’era in cui le cose materiali comunicano in un modo che non avremmo neanche immaginato fino a poco tempo fa. Automobili che si guidano da sole e case parlanti rappresentano le cose meno sconcertanti di questo fenomeno. I ricercatori futuristici prevedono che l’intelligenza artificiale raggiunga un proprio spazio nella gestione aziendale e governativa. I super computer saranno in grado di captare la personalità degli individui in base ai loro tweet, ma non solo: forse è meglio non sapere tutto quello che può essere fatto con i droni intelligenti.

Una delle conseguenze meno piacevoli della digitalizzazione è dovuta al cambiamento, che non è più prevedibile. Il futuro è incerto e le previsioni risultano già obsolete non appena vengono annunciate. Si deve affrontare la realtà: non sarà più possibile avere una visione precisa di quello che sarà il mondo nel giro di pochi anni, business incluso.

Poiché il futuro è così incerto, le aziende software non possono più stabilire quello che è un’innovazione e quali processi sono necessari per i propri clienti. Non è possibile acquistare il business digitale, come fosse un prodotto preconfezionato. La soluzione è una sola: riportare l’innovazione nelle aziende.

Non si tratta di digitalizzare semplicemente quello che esiste già. La digitalizzazione non può essere fine a se stessa. È il mezzo per raggiungere un fine, con il fine che diventa innovazione e quindi il raggiungimento di un nuovo potenziale guadagno. Non è più solo la competitività; è la capacità di sopravvivere. Per competere nel mondo digitale, le aziende hanno la necessità di sviluppare processi completamente nuovi, basati su architetture software moderne e il software tradizionale non è di aiuto. La sua lentezza crea più di un ostacolo perché mantiene i processi esistenti in base a quello che è stato seguito per anni, spesso per decenni. Ciò di cui si ha bisogno è la forza innovativa e l’intelligenza delle risorse presenti nelle aziende. Il ruolo importante dei fornitori è di offrire la piattaforma software per trasformare le idee innovative in una logica di business.

Co-innovazione

In passato, separare l’IT dal business era qualcosa di logico. Certamente ci furono considerazioni e tentativi volti ad armonizzare i diversi approcci, ma in tutta onestà non si sono mai tradotti in successo. Ora il vento ha cambiato completamente direzione: l’IT è il business. No software, no business: una sorta di semplice mantra che ogni CEO e CIO deve tenere a mente quando guarda verso il futuro con preoccupazione. E il passaggio si convertirà in successo operando insieme, perché il know-how degli esperti IT unito a quello dei professionisti di business porterà a prendere le decisioni giuste.

In un’era in cui i sistemi ERP stanno raggiungendo i loro limiti, c’è solo una strada da seguire: l’ERP ha fatto il suo corso: questi sistemi di sicuro non spariranno ma verranno utilizzati dalle aziende per molti anni, in quanto: stanno alla base di molti processi amministrativi. Ma costituiscono un “centro di gravità” e sono troppo pesanti per agevolare la trasformazione digitale. La forza digitale innovativa richiede un tipo di software differente. Il futuro del business digitale non si basa su prodotti, ma su piattaforme che consentono un approccio co-innovativo per i modelli di business, abbastanza flessibili per mappare nuovi processi digitali e supportare idee innovative. Aziende come Alibaba, AirBnB e Uber hanno già dimostrato come generare un buon business con l’aiuto di piattaforme digitali. Non è magia, è concretezza, ma richiede coraggio nella scelta, prendendo la giusta direzione che consenta di evolvere ad azienda completamente digitale.

La digitalizzazione sarà continua

Gli use case digitali sono così diversi che non possono essere predefiniti. Ecco perché non esistono soluzioni preconfezionate e pronte per l’acquisto. Nessuna azienda conosce quali processi e dati saranno necessari in futuro. Solo le piattaforme sono in grado di supportare con successo il percorso verso la digitalizzazione. Qualunque sia il caso applicativo, le funzioni base della piattaforma per il digital business, saranno necessarie indipendentemente dai processi e dai dati che verranno utilizzati in futuro. In tempi di incertezza dove gli scenari futuri non sono prevedibili, le piattaforme hanno sempre un approccio migliore rispetto ai prodotti finiti.
La co-innovazione tra aziende e fornitori software è l’unico modello per affrontare questa fase evolutiva.

Tre sono gli elementi chiave per raggiungere la trasformazione digitale e che ogni manager, IT o business, deve avere ben chiari: l’IT è il business – il software sta dominando il mondo – la piattaforma supera il prodotto.

 

Potrebbe interessarti