A cura di Alessandro Colasanti, Responsabile Divisione SAM di SoftwareONE
I responsabili IT devono affrontare oggi una nuova sfida nel data center moderno: la perdita di rilevanza dell’hardware a favore dei nuovi modelli IT. In altre parole, in un mondo mobile first, cloud first, l’IT manager si trova oggi a gestire un numero minore di risorse hardware e un numero crescente di risorse software.
Certamente è più facile controllare le risorse alle quali ci si può rivolgere fisicamente. Quando gli asset si trovano in un data center virtualizzato o nel cloud è necessario pianificare dei processi appositi al fine di controllare efficacemente il ciclo di vita del software.
Anche nel caso del BYOD, sempre più aziende stanno iniziando a cogliere i benefici dati da un ambiente di lavoro esteso e dalla possibilità di accedere alla rete aziendale da qualsiasi luogo, aumentando significativamente l’agilità del business.
Uno scenario anch’esso estremamente innovativo ma pericoloso per chi si trova dalla parte sbagliata della barricata. Se si sta ancora mantenendo un IT on-premise si rischierà, infatti, facilmente di essere superati dai propri concorrenti quando si tratta di ragionare in termini di costo totale della proprietà.
Oggi più che mai è quindi necessario trasformare il proprio IT in un asset redditizio piuttosto che continuare a subirlo come un onere finanziario. Nel fare questo vi sono tre competenze fondamentali da non trascurare e che la gestione del portfolio software deve oggi necessariamente comprendere:
COMPLIANCE: ovvero attenta valutazione della conformità del software al fine di promuovere misure proattive e mitigare gli audit dei vendor
L’attenta valutazione dello stato di compliance software di un’organizzazione consente di progettare e implementare un modello di Software Asset Management (SAM) personalizzato per allineare i requisiti aziendali, ottenere una pianificazione in caso di audit e iniziare a gestire il software in modo proattivo.
È fondamentale, in questo contesto, poter aumentare il ROI derivante dagli asset software sottoutilizzati e consolidare i prodotti overlicensed, razionalizzare l’applicazione giustificando l’utilizzo per l’utente finale e identificare potenziali rischi legati alla non conformità, definendo di conseguenza delle strategie di mitigazione.
COMMERCE: analisi del mercato per procurare il giusto software al prezzo più conveniente
Ottimizzando la spesa per le licenze software, razionalizzando il portfolio fornitori e aumentando la trasparenza è possibile ottenere dei benefici immediati nella gestione della domanda software.
Alcune strategie vincenti saranno ottimizzare il software attraverso una strategia di full outsourcing, identificare e contrattare lo scenario di licensing che più si adatta alla propria organizzazione, sfruttare le relazioni con i vendor attraverso risorse dedicate e utilizzare uno strumento come il Software Lifecycle Portal di SoftwareONE per procurarsi e gestire in modo efficiente le risorse software.
L’attenta valutazione degli aspetti commerciali consente di adottare anche una strategia ottimale a lungo termine per ottenere il massimo ROI dagli investimenti software.
TECNOLOGIA: innovare e ottimizzare la roadmap software guardando al futuro dell’IT
Un progetto SAM di valore deve consentire anche di ottimizzare la propria roadmap per il lungo termine. È necessario in questo ambito immaginare il contesto tecnico ideale, valutare la situazione attuale dell’organizzazione e allineare la soluzione adeguata agli specifici obiettivi di business.
Dopo aver progettato un ambiente ideale, fornendo i necessari processi, procedure e strumenti, bisognerà accompagnare la transizione dell’ambiente IT verso la soluzione tecnica progettata e promuovere un miglioramento continuo fornendo i dati grezzi fondamentali per la manutenzione delle infrastrutture IT.
In sintesi, la metodologia di Software Portfolio Management (SPM) combina le competenze fondamentali rispetto a compliance, aspetti commerciali e tecnologia, per garantire che le esigenze di business di un’organizzazione siano attentamente analizzate e valutate in termini di costi e futura evoluzione dello scenario IT.
SPM è di particolare valore per le organizzazioni che necessitano di una consulenza di valore su come ottimizzare la spesa software e la gestione della domanda, supportare la compliance globale per prepararsi a eventuali audit, gestire il ciclo di vita del software in modo previsionale, anticipando i rischi futuri e promuovendo investimenti IT sicuri. Attraverso una corretta metodologia è anche possibile garantire una trasparenza end-to-end rispetto al patrimonio software quando avvengono fusioni, acquisizioni o dismissioni.
Un servizio SPM implementato con successo comporta la trasparenza e garantisce gli investimenti software supportano l’evoluzione delle esigenze di business e offrendo valore, innovazione e allineamento alle iniziative di ottimizzazione dei costi.