La collaborazione tra Dell, Datamatic Sistemi e Servizi e Security Brokers propone al mercato un’offerta completa, a partire dai prodotti fino all’assicurazione contro eventuali danni, per rispondere a tutte le esigenze di security delle aziende, oggi più che mai sotto il tiro di minacce vecchie e nuove
Di Edoardo Bellocchi
La necessità di non abbassare mai la guardia in materia di sicurezza informatica è sempre più un imperativo. Non solo sulla scorta di recentissimi episodi che hanno attirato l’attenzione di tutte le cronache, ma anche e soprattutto alla luce del sorgere di minacce sempre nuove da parte di ogni tipo di malintenzionati, da chi lo fa per gloria personale a chi ne trae vantaggi economici o di altro tipo. Quello che si rende necessario, per difendersi efficacemente dalle minacce vecchie e nuove, è un approccio il più possibile completo e omnicomprensivo.
E la completezza è proprio il tratto distintivo della nuova offerta di sicurezza informatica proposta dalla partnership a tre formata da Dell, Datamatic Sistemi e Servizi e Security Brokers. L’espressione “a 360 gradi”, usata talvolta a sproposito, può essere utile in questo caso proprio per significare che l’unione delle tre forze in campo ha permesso di chiudere il cerchio per realizzare un’offerta completa di prodotti, servizi, consulenza, formazione e infine anche un’assicurazione, prestata da una primaria compagnia per risarcire gli eventuali danni che si dovessero verificare in caso di attacco andato a buon fine. La partnership consente di mettere insieme i punti di forza dei diversi protagonisti coinvolti, per portare efficacemente sul mercato, grazie alla presenza capillare della rete di partner di Datamatic Sistemi e Servizi, soluzioni di sicurezza all’avanguardia e complete, basate sulle tecnologie di Dell Software e rese ancora più efficaci e integrate grazie all’apporto consulenziale e di formazione apportato da Security Brokers, che si è aggiunta alla partnership a partire dallo scorso luglio. Quest’ultima è la nota startup progettata da zero nel 2012 per fornire servizi di ICT Security e Cyber Defense, che in pochissimo tempo ha saputo porsi all’attenzione del mercato anche in termini di reputazione, grazie all’apporto del suo presidente Raoul “Nobody” Chiesa, uno degli esperti di sicurezza più noti a livello italiano e internazionale.
Oltre gli schemi consolidati
Le ragioni di questa inedita alleanza a tre vengono spiegate a Data Manager da Cristiano Pacitto, general manager di Datamatic Sistemi e Servizi: «Avevamo già in atto da qualche anno una proficua partnership con Dell anche in ambito sicurezza, ma per evolverci ulteriormente verso un’offerta di tipo Security as a Service abbiamo pensato di andare un po’ oltre gli schemi consolidati e ampliare la partnership anche con Security Brokers, che da una parte contribuisce a realizzare soluzioni in cui l’integrazione delle diverse componenti è massima, e dall’altra parte offre anche servizi di consulenza e di formazione, oltre ad approntare studi di fattibilità in tema di security, che sono svolti sempre in modalità “super partes”, visto che le indicazioni fornite rispetto alle esigenze di sicurezza non comportano che poi si debba obbligatoriamente acquistare i nostri prodotti». Ma non solo: «Avere a bordo una figura dalla professionalità riconosciuta come Raoul Chiesa, ci permette anche di elevare la cultura della sicurezza presso i clienti, che spesso ritengono di essere protetti da tutte le minacce, mentre nella realtà il livello della protezione è molto inferiore a quanto percepito, come evidenziano numerose ricerche» – sottolinea Pacitto.
Le peculiarità di Dell Software
Datamatic Sistemi e Servizi è entrata a far parte del programma di canale di Dell nel 2012, e oggi è giunto alla qualifica di Premier Partner, che è il massimo dei tre livelli in cui si articola il programma, con oltre 70 certificazioni attive sia tecniche sia commerciali. Si tratta di un riconoscimento importante che intende premiare il costante investimento da parte della società nelle soluzioni offerte da Dell, in quanto il numero totale dei Premier Partner in Italia è pari a 12. Tra le varie aree in cui è attiva Datamatic Sistemi e Servizi c’è quella della Security e del Computer Forensics. In questi ambiti, le soluzioni offerte da Dell ricadono nella parte “Dell Software”, internamente detta anche DSG, da Dell Software Group, che ha assunto nel corso degli anni un ruolo sempre più di primo piano in seguito alle acquisizioni effettuate dalla società fondata da Michael Dell nel 1984. Le linee principali in cui si articola l’offerta vengono illustrate da Cristiano Cafferata, security & software senior advisor Dell Italia. «In questo ambito, i nomi di spicco sono soprattutto SonicWall, Quest e Kace: si tratta in massima parte di aziende, acquisite da Dell nel corso degli ultimi anni, che non hanno bisogno di molte presentazioni, visto che si erano già ritagliate un ampio spazio nei rispettivi mercati di riferimento, che vanno dalla network security al mobile device management (MDM), e dal backup in realtime alla data encryption, passando per l’identity and access management (IAM), solo per fare alcuni esempi» – spiega Cafferata. Quello che è interessante notare, è che pur essendo riunite sotto il cappello “software”, si tratta di società attive anche nell’ambito hardware, visto che nella loro offerta un ruolo importante è giocato dalle appliance fisiche. Attualmente, circa due terzi dell’offerta Dell Software riguarda l’area della security intesa in senso ampio, comprendendo anche aspetti quali l’identity access & management o il disaster recovery, mentre il restante 30% circa è composto da tool e altri software relativi alla migrazione dei sistemi operativi, applicativi e sistemi di gestione di data base.
Il “disallineamento del rischio”
Uno dei punti di forza dell’offerta Dell per la security è «la completezza, in quanto abbiamo soluzioni per tutti i punti dai quali si può verificare un attacco, e prendiamo in considerazione molte più vulnerabilità e vettori dei singoli competitor» – rimarca Cafferata, precisando un altro aspetto importante: «Si tratta di componenti che derivano da società diverse, e che sono stati per così dire messi in comune da Dell». Con un corollario di particolare interesse: «Trattandosi di soluzioni realizzate da aziende differenti, la nostra offerta è caratterizzata da quello che si potrebbe definire come “disallineamento del rischio”. Se si immagina il rischio come un foro, in caso di prodotti e soluzioni realizzati dalla stessa società, cioè fatalmente con il medesimo sistema operativo di base – visto che normalmente il team di sviluppo è comune – è prevedibile che questo foro sarà allineato, cioè il rischio sarà sempre nello stesso punto, moltiplicando la vulnerabilità. Questo problema non si pone in casa Dell Security proprio per la varietà delle origini dei prodotti alla base dell’offerta» – fa notare Cafferata. «Nel consolidare le diverse acquisizioni, Dell ha mantenuto i vari team di sviluppo, investendo anche in nuove risorse e conservando la diversificazione e le identità peculiari. Inoltre, sono stati formati gruppi di lavoro per integrare al meglio le conoscenze sui diversi prodotti, ma sempre salvaguardando le forti personalità di ciascuna azienda» – spiega Cafferata. Per esempio, nel caso di SonicWALL, «oggi, il nostro team di sviluppo è composto da oltre seimila persone – continua Cafferata – quattromila delle quali negli Stati Uniti e le restanti duemila distribuite tra Europa e area Asia-Pacifico. Inoltre continuiamo a gestire tutti gli aspetti internamente, compresa la fase di post-vendita, che per i prodotti in ambito security è particolarmente delicata, come si può immaginare: si tratta di un’ulteriore garanzia per i nostri clienti, che si aggiunge anche alla metodologia di sviluppo che prevede tre diversi livelli di controllo tra i diversi team, per evitare sorprese nei prodotti».
Security in primo piano
Tornando a Datamatic Sistemi e Servizi, la società è nata nel 1984 come business unit per la fornitura di servizi del distributore Datamatic e successivamente, nel 2004, viene scorporata, formando oggi una realtà di 30 persone con sede nell’area di Milano e una filiale a Roma, attiva in numerosi segmenti di mercato, tra i quali spiccano Healthcare, IT e Storage e soprattutto Cybercrime e Digital Forensics, di cui è responsabile Giorgio Sonego, security & forensics BU manager della società. «In questi ambiti, ci rivolgiamo soprattutto a clienti dei settori della pubblica amministrazione centrale, grandi aziende, banche, assicurazioni e anche medie imprese, ai quali proponiamo il valore delle soluzioni Dell Security, che si caratterizza per avere un portafoglio completo di tipo end-to-end» – spiega Sonego, sottolineando che «nel panorama dei fornitori di Sicurezza IT presenti sul mercato non ve ne sono altri in grado di proporre un’offerta completa e integrata che non lascia scoperto alcun aspetto dall’end point ai grandi sistemi dipartimentali». Nella sua filosofia di distributore e soprattutto di system integrator ad alto valore aggiunto, Datamatic Sistemi e Servizi pone particolare attenzione alle certificazioni: «Attualmente, abbiamo oltre 70 certificazioni di tipo sia tecnico sia commerciale, e verso questo aspetto condividiamo la stessa attenzione di Dell, che da sempre punta molto sulla qualificazione dei propri partner» – fa notare Sonego. Ma vi sono anche altre peculiarità che caratterizzano la partnership: «Dell è sempre disponibile a dare il massimo supporto presso il cliente anche nella fase pre-contrattuale, nella quale interviene spesso al nostro fianco per attività di demo oppure per i Proof of concept. Si tratta di un valore molto elevato, anche alla luce del fatto che spesso i clienti si trovano ad avere a che fare con società che si limitano a vendere semplici scatole senza fornire reali servizi a contorno» – esemplifica Sonego.
L’esperienza in ambito Forensics e l’assicurazione sul cybercrime
In quest’ottica di massimo valore verso i clienti, si inserisce anche la presenza, nel portafoglio security proposto da Datamatic Sistemi e Servizi, dell’offerta assicurativa, prestata da una compagnia americana, che protegge da eventuali danni derivanti da intrusioni nei sistemi o da furti di dati e di identità. «L’assicurazione chiude un po’ il cerchio della nostra offerta di security, che si può a ben diritto definire a 360 gradi, visto che parte dalla base, cioè dai prodotti, per arrivare a una modalità di riparazione da eventuali danni, passando per i servizi, la consulenza, la formazione e soprattutto l’integrazione massima delle diverse componenti» – spiega Sonego. Ma quello dell’assicurazione è anche un altro esempio di come si possa continuare a innovare anche nell’ambito della sicurezza, offrendo nuovi servizi e, perché no, facendo anche cultura, della quale pare proprio esserci un grande bisogno. In questo senso, «l’esperienza pluriennale in ambito Forensics ci ha permesso di sviluppare numerose competenze di rilievo che siamo in grado di mettere a disposizione dei nostri clienti» –mette in evidenzia Sonego. Come noto, con Digital Forensics si intende tutto ciò che riguarda gli strumenti tecnologici, hardware e software, per scoprire, estrarre, conservare, congelare, certificare, razionalizzare le informazioni e le tracce contenute in computer, smartphone, tablet e altro, per metterle a disposizione del sistema giudiziario, investigativo e legale.
Con lo sviluppo delle attività più strettamente riguardanti la security, la relativa business unit di Datamatic Sistemi e Servizi vede oggi il “peso” dei Forensics attorno al 65% del totale, ma con la prospettiva di arrivare presto a un equo 50-50: «In sostanza, se fino a ieri il nostro lavoro si sviluppava soprattutto quando il caso era già avvenuto o la frode era già stata perpetrata, oggi invece operiamo sempre più con analisi preventive, per evitare che accadano i problemi, ed è proprio in questo panorama che mettiamo a disposizione dei clienti anche la consulenza di Security Brokers, perché non dimentichiamo mai che la nostra missione è sempre quella di aggregare le migliori soluzioni e di veicolarle correttamente sul mercato, anche con i giusti partner» – conclude Giorgio Sonego.
Foto di Gabriele Sandrini