Fujitsu è il primo grande produttore a proporre il raffreddamento a liquido direttamente su chip, consentendo di ridurre il PUE (Power Usage Effectiveness) fino a 1,06
Fujitsu estende le proprie soluzioni server ad alti livelli di prestazioni, affidabilità ed efficienza energetica destinate ad ambienti scale-out di grandi dimensioni compreso l’High Performance Computing (HPC) con l’introduzione della nuova Cool-Central Liquid Cooling Solution che riduce i costi di raffreddamento fin del 50%. In un mondo in cui i costi dell’energia salgono e le densità rack aumentano, la nuova soluzione predisposta da Fujitsu permette ai responsabili di data center di minimizzare la bolletta elettrica e di migliorare il rispetto di severi requisiti o linee guida inerenti l’efficienza energetica. Ad oggi un data center consuma fino al 40% della propria energia a scopo di raffreddamento, quindi la riduzione di questa voce è essenziale per riuscire ad abbattere i costi operativi dei data center.
Un’ulteriore priorità dei clienti HPC in particolare è quella di massimizzare ogni metro lineare di potenza di calcolo. Il nuovo FUJITSU Server PRIMERGY CX400 M1 raffreddato a liquido e i suoi nodi cluster raggiungono questo obiettivo, incrementando la densità dei data center fino a cinque volte tanto e arrivando a un massimo di 160 processori Intel Xeon e 1280 moduli di memoria per rack standard. Con una conseguente potenza assorbita di 30 kW per rack, il raffreddamento a liquido gioca un ruolo essenziale nel mantenere il data center entro un intervallo di temperatura accettabile. Fujitsu prevede addirittura che i server ad alta densità possano superare il limite dei 50 kW per rack entro il 2016, di conseguenza sta mettendo a punto la tecnologia modulare ed espansibile di cui i propri clienti avranno sempre più bisogno in futuro.
La Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling Solution permette significativi risparmi grazie alla tecnologia di raffreddamento a liquido estendendoli a un più ampio ventaglio di clienti in tutto il mondo. Oltre a massimizzare la densità rack e abbattere i costi di alimentazione e raffreddamento, l’investimento richiesto per creare nuovi data center raffreddati a liquido è assai più contenuto rispetto a quelli delle tradizionali infrastrutture raffreddate ad aria. Oltretutto è possibile ridurre ulteriormente i consumi energetici complessivi dal momento che il calore di scarto, sotto forma di acqua calda a 60 °C, può essere facilmente riciclato per riscaldare o raffreddare uffici, abitazioni o altri edifici.
Uwe Romppel, Head of Product Management Server di Fujitsu, ha dichiarato: “Fujitsu sta rivoluzionando il design dei data center ed è il primo grande vendor a proporre il raffreddamento a liquido direttamente su chip per una implementazione e gestione più efficiente dei data center scale-out. Il raggiungimento di un valore PUE (Power Usage Effectiveness) vicino a 1,0 dimostra quanto possa essere ottimizzato l’utilizzo dell’energia in un data center. La Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling Solution permetterà ai nostri clienti di far scendere il loro PUE fino a 1,06 semplificando contemporaneamente il riciclo del calore di scarto perché possa essere sfruttato altrove”.
In partnership con la danese Asetek, società che produce sistemi per il raffreddamento a liquido, Fujitsu ha messo a punto un’innovativa tecnologia direct-to-chip per il raffreddamento a liquido dei data center che assorbe il calore dagli ‘hot spot’ creati all’interno dei server da componenti come CPU, GPU e moduli di memoria, avvalendosi di un percorso completamente liquido che espelle il calore nell’ambiente esterno senza bisogno di altri apparati.
André Sloth Eriksen, fondatore e CEO di Asetek, ha commentato: “L’accordo di Asetek per diventare Original Equipment Manufacturer di Fujitsu con la nostra tecnologia di raffreddamento a liquido D2C RackCDU migliora ulteriormente la capacità di Fujitsu di fornire soluzioni per l’efficienza dei data center e la riduzione dei costi operativi. Con la sua presenza globale e la posizione che detiene sul mercato, Fujitsu è destinata ad amplificare l’adozione della nostra tecnologia di raffreddamento a liquido nei data center di tutto il mondo. Consideriamo questo annuncio come un importante traguardo per Asetek e i suoi stakeholder, e il nostro primo ordine congiunto rientrante nell’accordo rappresenta già il più grande ordine singolo mai ricevuto per i nostri prodotti RackCDU”.
Presentati in occasione della manifestazione ISC High Performance HPC Event, questi nuovi sistemi PRIMERGY rappresentano le ultime novità a una nutrita serie di tecnologie per l’efficienza energetica che mettono a disposizione dei clienti Fujitsu server affidabili ad alte prestazioni e basso consumo parallelamente a significative riduzioni dei costi nella progettazione, costruzione e gestione operativa di grandi data center scale-out per aziende, centri di ricerca e sviluppo e università. Fujitsu continua a ottimizzare i propri server x86 per la virtualizzazione e gli ambienti cloud da diverse generazioni a questa parte. L’efficienza energetica dei sistemi FUJITSU Server PRIMERGY è migliorata di un fattore 30 da quando sono state avviate le misurazioni dei livelli di consumo e prestazioni nel 2007.