Aruba propone un piano di migrazione e aggiornamento specifico, semplice e sicuro in vista del termine del ciclo di vita di Windows Server 2003, che avverrà il 14 luglio 2015
La fine dell’Extended Support per Windows Server 2003 comporta l’impossibilità di avere, a partire dalla data indicata, aggiornamenti e patch per i Server Windows 2003/R2, con conseguente impatto sulla sicurezza e la stabilità dell’infrastruttura dell’organizzazione; motivo per cui sarà fondamentale aggiornare la propria infrastruttura IT prima del termine del supporto.
In tale contesto, Aruba propone di approfittare dell’aggiornamento per passare contestualmente ad un ambiente cloud tramite lo sviluppo di progetti ad hoc per la migrazione a Windows Server 2012 R; permettendo, inoltre, di selezionare il livello di servizio sul cloud, scegliendo tra HyperV ed HyperV-Low Cost.
Tra i principali benefici della migrazione al cloud si segnalano una maggiore efficienza dei consumi grazie alla formula pay-per-use, l’assenza di costi legati a supporti hardware/software e la totale sicurezza dovuta ad aggiornamenti costanti, oltre alla semplicità di un servizio in self provisioning e la comodità di avere risorse scalabili in base alle esigenze di business. Nello specifico, un importante vantaggio della soluzione Cloud di Aruba è quello di far scegliere al cliente dove attivare i propri server e quindi in quale data center e in quale paese ospitare i propri dati. Infatti, i data center di Aruba, conformi ai massimi standard di sicurezza e affidabilità, sono distribuiti in cinque paesi quali Italia, Inghilterra, Germania, Francia e Repubblica Ceca.
“Per comunicare al meglio questa opportunità, Aruba ha sviluppato una campagna di comunicazione che si sviluppa a 360° dalla radio, alla stampa di settore e ovviamente al web. – afferma Stefano Sordi, Direttore Marketing di Aruba – La campagna comunica i termini di fine supporto e promuove piani di migrazione al cloud realizzati secondo le richieste dei clienti. Vogliamo supportare le tantissime aziende interessate attraverso consulenze ad hoc mirate alla progettazione del piano di migrazione più conveniente, per fare in modo che la fine del supporto si trasformi per loro in un’opportunità di aggiornamento e miglioramento dell’infrastruttura IT.”