Una nuova identità e un approccio innovativo all’IT Transformation
Per il suo 25° anniversario, Panda Security ha sviluppato un nuovo piano strategico e una rinnovata identità aziendale che va oltre il semplice cambiamento di logo o immagine, bensì vede una trasformazione generale, sia interna che esterna, di tutti i valori e i processi aziendali e riflette l’essenza stessa in modo più accurato, composta da innovazione, visione e talento. Questa trasformazione rappresenta la nascita di una nuova Panda Security, per essere percepiti dal settore nella nostra veste reale, stimolante e innovativa, semplice e moderna.
Nello scenario IT attuale Panda reputa impensabile prescindere dall’ICT, elemento sempre più presente in ogni attività, sia professionale che personale, in grado di prevedere e anticipare l’utilizzo di strumenti che solo pochi anni fa erano appannaggio della letteratura di fantascienza. Da qui a cinque anni sono previsti venti miliardi di device – tre per ogni abitante del pianeta – connessi alla rete e in grado di scambiarsi informazioni, correlandole in modo da semplificare digitalmente la vita quotidiana.
Questa situazione offre sviluppi imprevedibili sotto ogni aspetto e, in particolare, sotto quello della sicurezza, sia aziendale che individuale. È necessario quindi sapersi adeguare rapidamente a queste nuove sfide, sfruttando la maggiore disponibilità di investimento generata dalla diminuzione dei costi della sicurezza. Oggi, infatti, il costo delle tecnologie di sicurezza cloud-based è notevolmente diminuito rispetto agli albori della sua introduzione, ma sin dall’inizio il TCO di questi strumenti era già inferiore a quello di soluzioni convenzionali. La spesa per il cloud in Italia ha superato il miliardo di euro nel 2014 secondo i dati dell’Osservatorio Cloud & ICTaaS di PoliMI, con una crescita di oltre il 30% per anno, un risultato sorprendente nell’attuale congiuntura. La mission di Panda Security in questo mondo sempre più interconnesso è di offrire la massima sicurezza per la vita digitale, sotto ogni aspetto.
“A nostro avviso gli investimenti dovrebbero tornare a essere positivi, ma vi è la necessità di una maggiore presa di coscienza da parte delle aziende sul tema della sicurezza. Infatti, nonostante una prevista contrazione degli investimenti in tecnologie, la loro suddivisione per funzioni mostrerà un incremento della quota da dedicare alla sicurezza, attiva e passiva,” spiega Alessandro Peruzzo, Amministratore Unico di Panda Security Italia.
Sempre facendo riferimento allo scenario di vasta diffusione dell’Internet of Things, la sicurezza dei device dovrà essere realizzata anche intrinsecamente ai dispositivi stessi, mediante hardware progettato ad hoc.
“È recente la notizia di una nota casa automobilistica che ha richiamato oltre due milioni di vetture per ripristinare il sistema informatico e risolvere una vulnerabilità che avrebbe consentito a un hacker di ottenere l’accesso a una o tutte le “Connected Car” di un determinato modello e di una specifica area geografica, per modificarne i parametri di funzionamento, dallo sblocco delle porte all’azionamento dei freni. La simbiosi di sicurezza intrinseca al device e di security software orizzontale permetterà di sanare queste vulnerabilità,” sottolinea Antonio Falzoni, Product Marketing Manager di Panda Security Italia.
“Siamo stati pionieri e continuiamo a essere visionari nell’erogazione di servizi SaaS, al fine di proteggere qualsiasi device connesso alla rete, sia esso individuale o parte di un network corporate,” commenta Peruzzo. “Il tema della security è centralissimo e più che attuale, non solo nella cronaca di fatti eclatanti, ma nella quotidianità di eventi apparentemente trascurabili, i quali però potrebbero fornire ai cyber criminali informazioni sul comportamento personale di un individuo o su decisioni strategiche di un’impresa”.
Una delle criticità principali che Panda affronta purtroppo da anni è la sicurezza percepita quasi come uno “scotto” da pagare e non come un’assicurazione, un valore aggiunto ai processi e all’immagine aziendali.
“La ridotta disponibilità di budget, unita a questa erronea percezione del ROI in security fa sì che questa voce di costo venga penalizzata, perdendo di vista il vantaggio operativo e strategico di un’infrastruttura di protezione a 360° – perimetrale, endpoint, business continuity, disaster recovery – che permette anche in situazioni critiche di perseguire il proprio core business senza interruzioni rilevanti dell’operatività,” prosegue Peruzzo.
Più in generale, permane una certa resistenza all’introduzione delle tecnologie cloud, molte aziende sono ancora perplesse e hanno timore del cloud, in quanto la mancanza di certezza sull’archiviazione e sulle metodologie di protezione dei dati spesso non le incentiva ad adottare tecnologie basate sulla “nuvola”, dimenticandosi però che il cloud ha una storia consolidata come quella del web pubblico. In qualità di fornitore di tecnologie cloud, Panda Security garantisce partner certificati che supportano la fornitura di servizi SaaS, nel completo rispetto delle più restrittive norme internazionali.
“Panda Security ha sempre dedicato ai suoi clienti valori intuitivi e stimolanti, concretizzati in soluzioni innovative ed ad alte prestazioni, al tempo stesso facili da gestire, secondo l’ottica Simplexity, la semplicità nella complessità. La scelta strategica di adottare il paradigma SaaS in ogni aspetto della sicurezza, per la protezione di endpoint, mail&web, monitoraggio e gestione remoti e appliance cloud ibride, sin dalla metà dello scorso decennio, ci ha consentito di essere pionieri nel cloud e di offrire alle aziende soluzioni efficaci apprezzate per i benefici reali in termini di praticità, riduzione del TCO e ROI elevato,” prosegue Peruzzo.
Per quanto riguarda le strategie di go-to-market, Panda Security ha sempre privilegiato il canale nel perseguimento delle comuni attività di business grazie a consolidate partnership, per incrementare le opportunità sul territorio. Il supporto è fornito attraverso strumenti promozionali, campagne di marketing ed eventi formativi con sessioni in aula e online, particolarmente apprezzati grazie alle potenzialità offerte dal nostro Partner Center, una web console che permette di gestire in autonomia il ciclo di vita del propri clienti.
“Alcuni operatori di canale hanno espresso il proprio scettiscismo di fronte al cloud, ma siamo stati in grado di oltrepassare ogni criticità, tecnica e operativa, condividendo con i nostri reseller il nostro know how e gli strumenti per aggiungere ulteriore valore aggiunto al loro ruolo di consulenti e supportarci nel fase di IT Transformation, confermando il cloud una tecnologia del presente a prova di futuro,” conclude Falzoni.