Da un recente studio di Akamai emerge con chiarezza la necessità dei retailer di ottimizzare reti e applicazioni per gestire il delivery dei contenuti al fine di adattarsi a diversi dispositivi e condizioni di connettività degli utenti e gestire al meglio i picchi di traffico
Terminata la stagione dei saldi invernali, è giunto per i retailer il momento di fare un bilancio sull’andamento di e-commerce e mobile commerce per prepararsi alla sicura prossima crescita delle attività e capire cosa si può fare per aumentare le vendite. Se è vero che ogni caso ha le sue specificità, vi sono trend e “best practice” osservate da Akamai tra i suoi clienti europei, che possono essere applicate da tutti i retailer per garantire un’esperienza veloce, affidabile e sicura ai propri utenti su tutti i dispositivi.
I volumi di traffico continuano ad aumentare: individuare i punti deboli e gestire i picchi di traffico
In molte regioni europee, i clienti di Akamai hanno registrato altissimi picchi di traffico durante l’ultima stagione. Nella maggioranza delle sette regioni monitorate (Belgio, Olanda, Francia, Germania, Italia, Paesi Nordici, Spagna, UK e Irlanda), si sono registrati picchi di traffico pari a quasi 4 volte i valori basali misurati in ottobre. In alcune aree, Scandinavia e Spagna, i volumi sono stati rispettivamente 16 e 13,5 volte superiori ai livelli di ottobre.
Queste cifre evidenziano come i retailer debbano conoscere sia le capacità sia le vulnerabilità dei propri siti. Utilizzare test di carico per simulare volumi realistici di traffico stagionale, individuando così i punti deboli del sito in condizioni di traffico intenso, può aiutare a evitare intoppi in condizioni d’uso reali. Ciò significa anche testare l’intero ciclo di acquisto, fino, possibilmente, alla procedura di pagamento.
Una volta accertata la capacità di gestire l’incremento delle richieste, vi sono tre modi per garantire la distribuzione veloce e sicura dei contenuti ai consumatori nei periodi di più intenso traffico:
1. Portare i contenuti più vicini all’utente finale.
2. Applicare tecniche di ottimizzazione per accelerare le richieste al data center o al fornitore di servizi cloud.
3. Ottimizzare il sito affinché sia il più snello possibile. La trasmissione di dati non necessari influisce negativamente sulle performance nei periodi di picco.
In aggiunta alle tradizionali tecniche di ottimizzazione, i retailer possono fare ricorso al pre-fetching di contenuti e oggetti, ovvero possono prevedere le pagine che con maggior probabilità gli utenti visiteranno e salvare in cache contenuti non personalizzati per evitare che vengano continuamente ricaricati, consentendo così ai browser di caricare e visualizzare le applicazioni più rapidamente.
La stagione delle promozioni si allunga: essere pronti a iniziare prima degli altri
Il traffico in Europa si è intensificato già agli inizi di novembre. Giornate come il Black Friday, il Cyber Monday e il periodo prenatalizio hanno fatto il resto. Per il Black Friday, il traffico è cresciuto del 280% rispetto a ottobre 2014 e del 360% rispetto alla media di traffico del 2013. Anche lo shopping tradizionale durante i saldi di gennaio non ha mostrato flessioni.
Come la maggior parte dei paesi europei, l’Italia ha registrato il picco di traffico più alto molto prima del weekend tra il Black Friday e il Cyber Monday. Il picco non si è però verificato il 23 novembre come in molte altre aree, ma inspiegabilmente mercoledì 19 novembre alle ore 11.00 CET, toccando quota 89.330 visualizzazioni di pagine al minuto.
I retailer, insomma, dovrebbero aprire i cancelli prima e tenerli aperti più a lungo per raccogliere i frutti di una stagione di acquisti prolungata.
Meglio avere un piano B
Con una stagione più lunga e diverse giornate di alto traffico, i retailer dovrebbero sviluppare con i propri partner per l’e-commerce un piano che tenga conto dei nuovi trend e dei rischi potenziali. Inoltre, nonostante la rigida preparazione attuata prima della stagione invernale, è importante avere sempre un piano di backup, implementando strumenti come la “Shopper Priorisation”, che mette i clienti in coda se i servizi di back-end sono sovraccarichi. Un attento processo di test di carico permette di evidenziare i colli di bottiglia di ciascun possibile scenario. Armati di queste informazioni, si potrà decidere di posizionare le code in modo da fornire al cliente la miglior esperienza possibile.
Il commercio mobile è in crescita, ma non nei “giorni dello shopping”
Gli europei hanno adottato il mobile commerce con vigore, come dimostrano i picchi registrati durante il Boxing Day in UK e Irlanda, durante il quale la regione ha visto un incremento del 61% dello shopping in mobilità rispetto al desktop, record di attività su mobile del vecchio continente. L’attrazione degli europei verso gli iPad e i dispositivi Android rappresenta un’altra interessante tendenza. Nel complesso, il 20% di tutto il traffico diretto ai retailer europei è stato generato da iPad e il 14% da dispositivi Android. In Italia, è stato l’1 dicembre il giorno con il traffico sostenuto più elevato, con una media giornaliera di 34.125 visualizzazioni di pagine al minuto.
Numeri decisamente impressionanti, ma non ancora sufficienti per affermare che il commercio in mobilità abbia dominato le vendite nei giorni dello shopping. Durante le vacanze, infatti, i consumatori europei hanno usato i dispositivi mobili meno che nel periodo di controllo (ottobre). Nel dettaglio, nel corso dei mesi invernali, gli europei hanno optato per device mobili per il 45% delle attività contro il 47% di ottobre.
Conclusioni: esperienza web e impatto sul business
Non è una novità che la “web experience” incida sul business: siti e applicazioni devono essere veloci, affidabili e sicuri a tutte le ore del giorno e in tutte le condizioni di traffico. In caso contrario vi sarà meno engagement e tassi di abbandono più elevati, tutti elementi che hanno effetto sulla fedeltà del consumatore e sul livello di spesa. I retailer devono analizzare attentamente punti di forza e debolezza dei propri siti, capire con quale device l’utente abbia effettuato l’accesso e quale sia stata la sua esperienza. La volontà di analizzare queste dinamiche è un fattore cruciale per quelle aziende che vorranno avere successo la prossima stagione.
Scarica il “Rapporto eCommerce Akamai Trend e picchi di traffico Stagione invernale 2014”