Il distributore a valore aggiunto cerca le prossime stelle nel firmamento dell’informatica, con servizi e formazione dedicati al canale
Itway Vad è un distributore a valore aggiunto di soluzioni tecnologiche, con la mission di essere un’azienda “innovatrice, che precorre le tendenze del mercato e si propone come motore d’innovazione, offrendo prodotti e servizi coerenti con questo fine”, spiega Cesare Valenti, Executive Vice President.
Il focus della società è la sicurezza, insieme a datacenter e infrastruttura, e al networking, ma per il futuro “stiamo guardando con molto interesse alle possibilità offerte dai Big Data e dall’Internet of Things”, sottolinea il manager. La security è il settore che Itway conosce meglio, e rappresenta il “fiore all’occhiello” delle sue attività. L’azienda è pure stata premiata agli Italian Channel Awards del 2014 come miglior distributore per la sicurezza. “In realtà siamo un VAD – Value Added Distributor – che copre tutte le varie aree dell’infrastruttura IT dei clienti. Datacenter, infrastruttura e networking vanno visti secondo noi da un’unica prospettiva, come tessere di un grande mosaico.
Occuparsi di una di queste aree implica lavorare anche sulle altre. Il tutto proteggendo i dati e le informazioni, che sono il vero valore di un’azienda”. La società realizza la sicurezza a livello logico, del dato, ma anche a livello fisico, ovvero di controllo dell’ambiente e videosorveglianza. Anche se, continua Valenti, oggi tutti i sistemi convergono sulla rete, l’informatica è pervasiva: in altri termini il livello fisico si avvicina sempre più, per quanto riguarda gli strumenti di gestione, al livello logico. “Occuparsi di datacenter significa monitorare la vita dei dati a 360°. Occorre infatti considerare non solo l’ufficio tradizionale, ma il settore della mobility, anch’essa sempre più presente, e i nuovi servizi disponibili tramite le tecnologie cloud.
Il quadro però si fa ulteriormente complesso se consideriamo gli scenari che si aprono con l’Internet delle cose, in cui gli oggetti stessi sono connessi. Questo significa aggiungere altri strati di complessità all’informatica”. Per Itway la sicurezza non è fatta solo di tecnologia. Molto contano anche le policy aziendali, le abitudini e il comportamento degli utenti, insomma il fattore umano. Sul fronte dell’infrastruttura, la società offre hardware, storage, sistemi operativi, virtualizzazione, mentre per il networking si parla di mobilità e wi-fi. “Contiamo una trentina di marchi in distribuzione. Solo per citare i nomi di alcuni big: Check Point Software per la sicurezza, VMware per l’infrastruttura, Extreme Networks per il networking. Nelle partnership la nostra strategia è sempre stata fare scouting, cercare le prossime star dell’informatica per offrire il meglio. Il nostro è ovviamente un impegno continuo nel tempo, perché dobbiamo analizzare novità e spunti che vengono dal mercato”.
Con la branca specializzata di Itway Services, l’azienda aiuta inoltre il canale dei partner e rivenditori a formare e certificare i loro tecnici, perché “i servizi sono un fattore differenziante di un distributore che voglia proporsi in modo credibile come player a valore aggiunto”, sottolinea il manager. Il mercato si trova ora in una fase evolutiva, dove emerge con particolare forza il cloud, e Itway vuole stare al passo con i cambiamenti, seguendoli, interpretandoli e anticipandoli. “Abbiamo una presenza un po’ in tutti i paesi del bacino mediterraneo – conclude Valenti – dalla penisola iberica alla Francia, la Grecia, la Turchia e gli Emirati Arabi, ma anche in Nord Africa. Da questo osservatorio geograficamente esteso possiamo valutare meglio anche la posizione dell’Italia nei confronti dell’avanzamento tecnologico. Il nostro paese soffre di problemi legati all’arretratezza di rete e digital divide. Ha bisogno di investimenti che spingano sull’innovazione e di un ruolo più incisivo della PA, ma siamo convinti che puntare sulla qualità e sul meglio della tecnologia possa essere la strada giusta per far ripartire il business ed esprimere l’eccellenza che il brand Italia ancora evoca”.