Check Point Software Technologies ha reso noti i risultati finanziari per il quarto trimestre e per l’intero anno fiscale, che si è concluso il 31 dicembre 2014
Quarto trimestre 2014
• Fatturato: 421 milioni di dollari, in crescita del 9% anno su anno
• Utile operativo non-GAAP: 247 milioni di dollari, pari al 59% del fatturato
• Utile per azione non-GAAP: 1,07 dollari, in aumento dell’10% anno su anno
• Fatturato differito: 784 milioni di dollari, in aumento del 17% anno su anno
Anno fiscale 2014
• Fatturato: 1.496 milioni di dollari, in crescita del 7% rispetto all’anno precedente
• Utile operativo non-GAAP: 866 milioni di dollari, pari al 58% del fatturato
• Utile per azione non-GAAP: 3,72 dollari, in aumento dell’8% anno su anno
“Abbiamo chiuso l’anno in bellezza, con fatturato e utili per azione oltre le nostre stesse previsioni. Le soluzioni per data center e small business hanno portato ottimi risultati, sottolineando la capacità della nostra architettura di rispondere alle necessità di sicurezza di clienti di ogni dimensione. Le software blade hanno continuato a registrare grande crescita, con una continua adozione delle tecnologie avanzate di threat prevention da parte dei clienti. Abbiamo lanciato Check Point Capsule per proteggere dispositivi e dati mobili, e mostrato leadership del settore con la nostra Threat Emulation, la sola soluzione a ottenere un tasso di rilevamento di malware avanzato pari al 100%,” commenta Gil Shwed, fondatore, chairman, e chief executive officer di Check Point Software Technologies.
Gli highlight finanziari del quarto trimestre 2014:
• Fatturato totale: $421 milioni, in aumento del 9% rispetto ai $387 milioni del quarto trimestre 2013.
• Utile operativo GAAP: $229 milioni, in aumento del 7% rispetto ai $214 milioni del quarto trimestre 2013.
• Utile operativo non-GAAP: $247 milioni, in aumento del 9% rispetto ai $227 milioni del quarto trimestre 2013. Il margine operativo non-GAAP è stato del 59%, invariato rispetto al quarto trimestre del 2013.
• Utile netto e utili per azione GAAP: L’utile netto GAAP è stato di $186 milioni, rispetto ai $194,0 milioni del quarto trimestre 2013. L’utile GAAP per azione è stato di $0,98, rispetto ai $0,99 del quarto trimestre 2013.
• Utile netto e utili per azione non-GAAP: L’utile netto non-GAAP è stato di $203 milioni, in aumento del 6% rispetto a $192 milioni del quarto trimestre 2013. L’utile non-GAAP per azione è stato di $1,07, in aumento del 10% rispetto ai $0,98 del quarto trimestre 2013.
• Fatturato differito: In data 31 dicembre 2014, Check Point registrava un fatturato differito di $784 milioni, in aumento del 17% rispetto al fatturato differito di $672 registrato il 31 dicembre 2013.
• Cash flow: Il cash flow derivante dalle operazioni è stato di $210 milioni rispetto ai $58 milioni del quarto trimestre del 2013. Il quarto trimestre del 2013 si considera al netto del pagamento relativo a una conciliazione fiscale verso le autorità israeliane.
• Programma di riacquisto delle azioni: Nel quarto trimestre 2014, Check Point ha riacquistato circa 2,6 milioni di azioni, per un costo totale di $195 milioni.
• Disponibilità di cassa tra contanti e investimenti: $3.683 milioni al 31 dicembre 2014, rispetto ai $3.630 milioni del 31 dicembre 2013.
Gli highlight finanziari dell’anno, chiuso il 31 dicembre 2014:
• Fatturato totale: $1.496 milioni, in aumento del 7% rispetto ai $1.394 milioni del 2013.
• Utile operativo GAAP: $801 milioni, in aumento del 5% rispetto ai $761 milioni del 2013.
• Utile operativo non-GAAP: $866 milioni, in aumento del 6% rispetto ai $815 milioni del 2013. Il margine operativo non-GAAP è stato del 58%, invariato rispetto al 2013.
• Utile netto e utili per azione GAAP: L’utile netto GAAP è stato di $660 milioni, in aumento dell’1% rispetto ai $653 milioni del 2013. L’utile GAAP per azione è stato di $3,43, in aumento del 5% rispetto ai $3,27 del 2013.
• Utile netto e utili per azione non-GAAP: L’utile netto non-GAAP è stato di $715 milioni, in aumento del 4% rispetto a $685 milioni del 2013. L’utile non-GAAP per azione è stato di $3,72 dollari, in aumento dell’8% rispetto ai $3,43 del 2013.
• Cash flow: Il cash flow derivante dalle operazioni è stato di $753 milioni rispetto ai $790 milioni nel 2013. Il cash flow di quest’anno è al netto del pagamento relativo a una conciliazione fiscale verso le autorità israeliane.
• Programma di riacquisto delle azioni: Nel corso del 2014, Check Point ha riacquistato approssimativamente 11,2 milioni di azioni, per un importo complessivo di circa $765 milioni dollari, che ha rappresentato un riacquisto medio per trimestre di $191 milioni. Oggi, la società ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha autorizzato un ampliamento ed espansione al programma ricorrente di riacquisto di azioni della società. Secondo il piano aggiornato, immediatamente efficace, Check Point è autorizzata ad aumentare il riacquisto trimestrale delle sue azioni in circolazione del 25% fino a $250 milioni e il programma generale del 50% fino a un totale di $1,5 miliardi.
Check Point nel corso del 2014 ha lanciato le seguenti tecnologie e prodotti:
• Check Point Capsule: Una soluzione mobile che offre una solida protezione per i dati aziendali e i dispositivi mobili. Check Point Capsule è una soluzione unica che offre sicurezza multilivello consentendo la protezione dei dati aziendali senza necessità di gestire il dispositivo; è progettata per prevenire violazioni dei dati provenienti dall’esterno e dall’interno, legando la sicurezza al documento in modo inscindibile, ed estende le policy di sicurezza aziendale per proteggere i dispositivi dalle minacce quando si trovano all’esterno della rete aziendale.
• Software-Defined Protection (SDP) – Un’architettura di sicurezza modulare e dinamica, basato su un’infrastruttura a tre livelli che consente resilienza operativa e protezione preventiva in tempo reale, con l’obiettivo di affrontare in modo efficace un panorama delle minacce in continua evoluzione.
• ThreatCloud IntelliStore – ThreatCloud IntelliStore è il primo e unico marketplace di informazioni relative alle minacce del mercato, che consente alle organizzazioni di selezionare da una vasta gamma di fonti informative di interesse utilizzando al contempo tale intelligence per contrastare le minacce in modo proattivo.
• Sistemi High-end 41000 e 61000 – Il 61000 offre un’architettura hardware multi-blade con prestazioni scalabili e fino a 12 moduli security gateway (SGM). Nel corso del trimestre, è stato presentato un nuovo modulo security gateway che raddoppia le performance del sistema. Il nuovo modulo SGM260 raddoppia il throughput aggregato firewall e IPS, raggiungendo valori rispettivi di 400 Gbps e 130 Gps. La nuova blade SGM260 raddoppia anche la sicurezza del 61000, raggiungendo le 33.000 unità SecurityPower (SPU) e mantenendo il posto di più veloce sistema di sicurezza del mercato. Abbiamo inoltre presentato il nuovo sistema 41000 con un footprint ridotto e prestazioni fino a 11.000 unità SecurityPower™ (SPU).
• Famiglia di appliance Smart-1 – Aggiornamento dell’intera linea di appliance Smart-1 per la gestione della sicurezza, con cinque nuovi modelli che offrono cyber security management per l’era dei big data. Le appliance Smart-1 permettono alle organizzazioni di consolidare la gestione di policy, log ed eventi di sicurezza. Le nuove appliance Smart-1 rendono possibile la gestione di una capacità storage tre volte superiore ed accelerano sensibilmente la creazione dei report.
• Next-Generation SmartEvent – Annunciata la disponibilità di Next-Generation SmartEvent, una nuova e potente soluzione di monitoraggio degli eventi per l’elaborazione e l’archiviazione in tempo reale dei dati di threat detection. Next-Generation SmartEvent offre una vista unica di tutte le minacce e le componenti di rete al fine di gestire e analizzare più facilmente la sicurezza big data e prendere più rapidamente decisioni informate.
• Appliance 13800 – Check Point ha lanciato l’Appliance 13800, estendendo la linea 13000 di appliance per il data center. L’Appliance 13800 offre massima protezione e performance avanzate grazie a 3.800 unità SecurityPower™ (SPU) e 6,5 Gbps di throughput IPS effettivo.
• Appliance 21800 – Check Point ha arricchito la famiglia 21000 di appliance per il data center con l’Appliance 21800. L’Appliance 21800 fornisce fino a 4.300 SPU e 7 Gbps di throughput IPS, la bassa latenza richiesta dagli ambienti di rete più esigenti, oltre a elevata affidabilità e possibilità di intervento diretto dell’utente per minimizzare i costi di manutenzione.
• Check Point Virtual Appliance per Azure – Estendendo la sua offerta di sicurezza per i servizi public cloud, la Check Point Virtual Appliance per Azure porta il software Check Point di sicurezza gateway nel Marketplace Microsoft Azure.
Security report
I team di sicurezza Check Point hanno identificato numerose vulnerabilità di sicurezza critiche all’interno di vari elementi dell’infrastruttura Internet. I risultati principali includono:
• Android – Man In The Binder – Ricercatori Check Point hanno studiato l’architettura del Sistema Operativo (OS) Android, mostrando la possibilità che vengano intercettati informazioni e dati in fase di salvataggio e comunicazione sui dispositivi Android attraverso il Binder, il meccanismo di passaggio dei messaggi in modalità Inter-Process Communication (IPC).
• Mozilla – Bugzilla – Check Point ha scoperto una vulnerabilità che consente una escalation di privilegi all’interno della piattaforma di identificazione di bug chiamata Bugzilla, I ricercatori di Check Point hanno informato immediatamente la Mozilla Foundation ed il team responsabile del progetto, che hanno velocemente risolto il problema.
• Infrastruttura Telco – Vulnerabilità TR-069 – Check Point ha individuato una serie di vulnerabilità zero-day critiche che potrebbero aver compromesso la sicurezza di milioni di aziende e utenti privati di tutto il mondo, attraverso falle riscontrate in diverse implementazioni TR-069 a livello di server. Check Point ha fornito supporto a numerosi provider di servizi telco e tecnologici per risolvere la situazione.
• Prodotti di sicurezza di rete – Vulnerabiltà nei portali di System Admin – Check Point ha scoperto alcune vulnerabilità nei portali di amministrazione via web di tre fornitori di sicurezza di rete. Se prese di mira e sfruttate, tali vulnerabilità offrirebbero agli hacker la possibilità di ottenere controllo come amministratori sui gateway di sicurezza, lasciando le reti aziendali potenzialmente esposte ad attacchi. Check Point ha avvisato i vendor interessati e ha fornito loro le informazioni per risolvere le vulnerabilità.
• Router domestici – Misfortune Cookie – Check Point ha scoperto Misfortune Cookie, una vulnerabilità critica che consente potenzialmente a un intruso di prendere il controllo da remoto di un gateway domestico e di utilizzarlo per attaccare i dispositivi ad esso connessi. Ad oggi, i ricercatori hanno identificato almeno 12 milioni di dispositivi connessi a Internet potenzialmente ed immediatamente colpibili su scala mondiale, cosa che rende questa vulnerabilità una delle più estese tra quelle rilevate negli ultimi anni.