Aruba costituirà il Registro Ufficiale del .cloud concretizzando le sue prospettive di operatore globale su questo mercato
Sei società oltre ad Aruba avevano richiesto di diventare Registro Ufficiale per la registrazione dei domini .cloud , tra cui Amazon, Charleston Road Registry (Google) e Symantec. E’ un’estensione molto ambita, non solo perchè di grande rilevanza per tutti gli attori del mercato desiderosi di affermare la propria cloud identity, ma soprattutto perché il grande successo del cloud in tutte le sue accezioni ha di fatto reso l’estensione d’interesse generale, tale da essere ambita da tutti.
Il TLD .cloud rappresenterà un’ulteriore spinta all’espansione che questa tecnologia sta conoscendo ormai da diversi anni, infatti già oggi è riconosciuta come il maggior trend tecnologico in atto con aspettative, in termini di valore dei servizi basati sul cloud, di centinaia di miliardi di euro.
Aruba, probabilmente unica società in Italia che creerà un Registro per uno dei cosiddetti nuovi domini, così facendo sottolinea la sua forte propensione all’investimento e all’innovazione tecnologica. La visione di Aruba è che internet ed il cloud saranno sempre più identificabili come un unico mondo: di conseguenza il cloud continuerà la sua ascesa a protagonista dell’economia in generale e del settore IT in particolare. Per questa Aruba – che già oggi possiede una piattaforma cloud proprietaria di grande successo in Europa – vuole con questa operazione iniziare ad affermarsi anche come player mondiale.
“Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati questo dominio di rilevanza globale – ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A. – Siamo leader sul mercato italiano da più di 20 anni e investiamo nello sviluppo del cloud da ormai diversi anni. Con un network europeo di data center e sedi in Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, la nostra offerta Aruba Cloud guarda sempre più ad un’espansione mondiale: in Aruba pensiamo al cloud sempre meno come a un prodotto e sempre più come a una vision di lungo periodo.”